Di Karen Phillips

Potrebbe essere stato il design degli interni. O la collezione del grandi vini che riposa tranquillamente in fondo alla sala da pranzo. O la carta dei vini ricca di Campania …arricchita dalle migliori bottiglie d’Irpinia. Forse i libri sullo scaffale … libri di cucina di chef con nomi e volti familiari. O il menu, a base di baccalà … o in inglese-cod. O forse una combinazione di tutte queste cose che mi ha fatto tornare a La Corte dei Filangieri di Antonio Petrillo meno di una settimana dopo aver stretto la sua mano nel giardino del suo wine restaurant.

La Corte dei Filangieri si trova a Candida in provincia di Avellino. Città natale di Petrillo. Dove Antonio pensava che potesse essere il posto  perfetto per creare un luogo dove poter condividere una passione comune … il suo amore per il vino e cibo. Un amore che lo ha portato a diventare un sommelier. Aprire un wine bar con un piccolo menu. E lentamente, nel corso di pochi anni, La Corte si è ingrandita ed è diventata un ristorante. Petrillo ha aggiunto vini alla wine list …ha  aggiunto piatti al menu. In continua evoluzione come ii Taurasi che ha sugli scaffali dietro il bancone.
E così eccomi qua per la seconda volta, pronta per il pranzo sulla terrazza in giardino al fianco di uva fragola. Un pranzo che mi fa riavvicinare al baccalà.

Iniziamo con una polpettina di baccalà. Petrillo si siede con me e facciamo una breve conversazione sui vini dell’Irpinia, i bianchi d’Irpinia. Mi lascia per un attimo e poi torna con una bottiglia di Fiano di Avellino DOCG 2008 di Guido Marsella. Apre la bottiglia al tavolo e mi versa un bicchiere d’Irpinia mentre più antipasti arrivano al tavolo.

Un insalatina di baccalà, fette sottili che dividono  un piatto con delle olive,  peperoni e lattuga fresca. Poi una parmagiana di melanzane e friggitelli con patate. Poi piccola pausa dal baccalà: mi è stato servito un piatto di fusilli fatti in casa.Fusilli fatti in Irpinia con tanto di salsa di pomodoro fresco e crema di bufala grattugiata.

Antonio voleva che provassi anche un altro primo, mi dice Carmen che insieme a Lidia lavorava con Antonio quel pomeriggio. Così tanto per un ‘pranzo light’, sorrido a me stessa.

Cecatelli all’ortolana … ancora una volta pasta fresca, ma questa volta con verdure estive  come zucchine, melanzane, pomodori.  Verdure che dopo essere saltate in padella con la pasta ancora calda creano la giusta cremosità.  Era necessario solo un filo leggero di olio extra vergine di oliva in cima. E fu ‘light’. Summertime su un piatto.

Torniamo al baccalà. Avrei potuto scegliere quello fritto. O la variante alla perticaregna con i peperoni cruschi. Avrei potuto provare quello arrecanato con polpa di  pomodori. Invece Antonio mi ha portato del baccalà che era stato avvolto in una foglia di limone e quindi cotto alla griglia. Poi ancora una volta quel tocco leggero di olio d’oliva che non copriva il sapore, ma lo completava. Completava  la mia giornata a La Corte, proprio come il design degli interni. Proprio come la carta dei vini e libri di cucina con volti familiari in copertina.

Proprio come questo menu ricco di baccalà.

Ricco come il mio dolce, una mousse al cioccolato ricoperta di frutti di bosco freschi raccolti non troppo lontano dal mio tavolo in giardino.

Versione in Inglese

La Corte dei Filangieri Via Fontanelle, 4
Candida (Av)
0825 98 64 14