Lettera aperta…Non vi sembra che il mondo del vino della Campania si dovrebbe mobilitare per difendere la “pulizia del territorio” a tutto tondo? Parlare di vino senza l’ambiente è come parlare di una pianta di vite senza radici. Senza schieramenti politici penso che un segnale di vicinanza a chi sta combattendo la guerra della “munnezza” dovremmo/potremmo darla. Che ne direste della settimana del “buono, pulito e giusto” in mezzo alle strade di Napoli? Il vino sulle bancarelle offerto a chi difende la pulizia delle strade dall’assalto delle bande, il vino che raggiunge dal basso il popolo senza ergersi a metafora di se stesso ma calandosi nella realtà…
Pubblichiamo sul nostro blog la lettera aperta di Francesco Iacono, enologo e vicepresidente dell’azienda agricola Fratelli Muratori.Un invito al mondo del vino della Campania che volentieri riceviamo e diffondiamo assieme a due video, raccolti su You Tube, di Cogito Ergo Sud sul tema dei rifiuti. (T.L.)
ciò che in tutta italia si chiama rifiuti, a napoli è monnezza. le implicazioni linguistiche, semantiche e morali sono evidenti. compreso il labile senso di appartenenza al-e-del ambiente per i cittadini campani. e poiché non si da amore senza rispetto, ecco che l’amore per l’ambiente (nostri simili compresi) è necessario passi per il recupero del rispetto del medesimo (sempre nostri simili compresi). non è banale, quindi, che una iniziativa di sensibilizzazione possa ad esempio partire dai mercatini coldiretti a chilometri zero, passare per alcune visite nelle terre e nelle vigne, tornare nella città per ricostruire il legame tra ciclo di vita quotidiano (urbano) e valore del territorio (quello da cui viene il quotidiano magna’). sono disponibile a prestarvi opera.