Di Mimmo Gagliardi
Metti che un sabato mattina qualunque decidi di andare a comprare da IKEA alcune di quelle cose che ti fanno ritenere essere indispensabili. Metti che a ora di pranzo, piuttosto che servirti del loro food, decidi di darti ad un più classico panino con la mortadella. Allora ecco che ti si accende la lampadina dell’idea giusta: sono ad Afragola e quindi per un panino c’è a due passi l’Enoteca Iorio di Pasquale Iorio! In men che non si dica lascio la plastica di IKEA e sono in Via G. Amendola n.219 davanti a Pasquale, il quale, appena mi vede, capisce e compenetra il mio desiderio di disintossicazione da globalizzazione e mi chiede qualche minuto di pazienza. Le bimbe intanto hanno fame ma, come per magia, compaiono due panini con la mortadella a tamponare gli appettiti e che, naturalmente, assaggio: buonissima, poco grassa e tanto saporosa. Mentre serve gli altri clienti, Pasquale mi dice di cominciare a scegliere cosa bere insieme a lui e mi consegna il cavatappi. In un’enoteca dare il cavatappi in mano a me è come consegnare le chiavi di un negozio di giocattoli ad un ragazzino. Mi astengo dall’elencare cosa ho visto sugli scaffali e che avrei voluto aprire perchè finirei con l’essere retorico, ma per il brindisi con Pasquale mi decido per un’Olpaio Val di Corna Suvereto DOC 2004 dell’azienda Fratelli Muratori, un blend di Cabernet Sauvignon e Merlot. Stappo la bottiglia e la lascio ad ossigenarsi mentre Pasquale, in base al vino prescelto, prepara le bontà che degusteremo. Infatti ha deciso che si fa merenda assieme, così, all’improvvisata: Freselle con olio d’oliva Casanova di Neri, Provolone Auricchio Stravecchio, uno splendido formaggio da latte bovino crudo affiinato su paglia, Mortadella selezione Selecta (presidio Slow Food) e Lardo di Colonnata. Uscito l’ultimo cliente si chiude la porta del negozio e ci si tuffa finalmente nel pieno dei sapori genuini che fino ad ora avevano rilasciato solo profumi inebrianti dai piatti. Mentre mangiamo Pasquale mi racconta della sua passione per il vino che deriva dai tempi in cui ha lavorato nelle vigne di Antinori in Toscana e che l’ha portato ad avere l’idea di avviare un negozio come quello in cui ci troviamo adesso. Bella la scelta dei vini, varia e per tutte le tasche, così come per i formaggi ed i salumi poichè, come dice lui e riporto testualmente “altrimenti quando viene un amico così come hai fatto tu oggi, come si fa se non c’è nulla da abbinare al vino?”. Naturalmente non mi esimo dal comprare le mie bottiglie giornaliere e prima di andare io e le bimbe aiutiamo Pasquale a chiudere il negozio con la promessa di organizzare una bella serata tra amici. E’ stata veramente una buona idea a venire qui…mi sento sazio, felice e molto, molto meno globalizzato!
Scrivi un commento