Una cena con gli amici. È così che Giovanni Lamberti, fotografo e sommelier, mi ha descritto la serata a cui mi ha invitato la scorsa settimana. Una cena che si tiene due volte al mese in cui invita gli amici ad uscire ed a parlare di cibo e vino. Beh, gli amici di Giovanni comprendono lo chef Francesco Parrella di ‘A Taverna Do’ Re e Francesco Martusciello, amministratore delegato e enologo di Grotta del Sole. Ed è stato al ristorante di Parrella che il suo ultimo get together ha avuto luogo. Ha progettato un menu a coppia, con quattro vini di Grotta del Sole.
Mentre mangiavamo il nostro antipasto,una bruschetta croccante con del guanciale, Martusciello ha presentato la cantina della sua famiglia. Una storia che ho già sentito, ma non mi stanco mai di ascoltare. Soprattutto quando parla di Asprinio … Asprinio D’Aversa. Mentre Francesco parlava di questo affascinanate vitigno guardavamo passare sullo schermo immagini dela vendemmia, vigneti che raggiungono fino a 20 m di altezza.Vitigni che abbracciano gli alberi di pioppo. Vigneti che producono un’uva con un grande corredo di acidità che ritroviamo in tre differenti versioni. Sorseggiando un bicchiere di Spumante Asprinio D’Aversa Metodo Martinotti, Francesco ha continuato con una mini-lezione sul vino spumante. Ha spiegato il processo di vinificazione, le differenze tra Metodo Martinotti e Metodo Classico. Ancora una volta, una lezione a me familiare. Quella che ho avuto in diverse occasioni da vicino con Francesco nella sua cantina. Ma questa volta era diverso.
Nel frattempo, Parrella e il suo staff ha continuato a coccolarci con diverse meraviglie dalla cucina. Antipasti incluso una mozzarella in carrozza con un pesto di acciughe e basilico e una tartara di baccala’ su di un pesto di olive.
Poi il tempo di passare ad un’altra versione di Asprinio D’Aversa. Asprinio D’Aversa D.O.C. un vino bianco secco con un pizzico agrumato di limone a caratterizzare il naso.Abbinato ad una porzione abbondante di pasta con patate e provola al forno con una salsa cremosa a base di Provolone del Monaco DOP sulla parte superiore.
Poi sono arrivati i pezzi grossi, per così dire. Parrella presenta il suo secondo piatto: un pollo ruspante e ripieno di fagioli fave, pancetta da Tramonti, e funghi porcini che era stato lentamente arrostito. Poi la sorpresa dello chef, uno dei miei piatti preferiti… pasta lardiata. Per questi due piatti, Martusciello ha previstola sua terza versione di Asprinio: Asprinio D’Aversa Spumante Metodo Classico.
Anche il dessert è stato un piacere, un tiramisù con i pistacchi. Questa volta ci siamo spostati alla zona del Vesuvio con il nostro vino.n Vesuvio Lacryma Christi Spumante Dolce. Delle bollicine dolci chesi sono sposate perfettamente con la creazione di Parrella.
Ed è allora che ho capito… Che la differenza in questa degustazione, rispetto alle mie altre esperienze con Grotta del Sole era stato l’abbinamento del vino con il cibo. La sfida dello chef per presentare un menu per abbinare con i vini a base di Asprinio. Le discussioni tra forchettate di antipasti, pasta, pollo e dessert. Domande, risposte, più domande e altre risposte tra i corsi. E alla fine della serata, credo che ognuno di noi è andato via con una maggior comprensione dei vini spumanti, e un meritato rispetto per gli agricoltori che coltivano questo stupefacentevitigno Asprinio (purtroppo in via di estinzione), ed a stomaco pieno e soddisfatto.
Non vedo l’ora alla prossima “piccolo” get together …
Grotta del Sole
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