Di Luca Massimo Bolondi
Se mai si desse il caso di una guerra
(e possa dio voler che non sia vero)
che porta una battaglia alla tua porta,
cura che l’arma tua non sia più corta
di quella che ti oppone lo straniero
così da non dover baciar la terra.
Caso diverso è se la guerra è un gioco
e la battaglia è un bimbo giù in cortile
che bussa alla tua porta con la voce;
vince chi si dimostra più veloce
con la parola acuta e più sottile,
e chi soccombe sa che perde poco.
Potrà volerci un grido od un sussurro
per dare una risposta a ciò che vedo
e sento provenire dalla strada;
diversa avrà natura la mia spada:
se il duello vuol la lama di Toledo,
per fender l’aria può bastar di burro…
L’esempio serve solo a ricordare
che ogni misura vuole una misura
ed ogni sfida un’arma differente,
che occorre avere chiaro il contingente,
porsi agli eventi senza aver paura
e prevenire per poter curare.
Parliamo allor di vino e di pietanza
che son di questa mia il vero argomento
cui quanto detto serve a far premessa.
Che la bontà del vino sia la stessa
senza curar del piatto abbinamento
intendo dimostrar l’inconsistenza.
Il vino nasce sì come alimento
ma mai da solo, sempre in compagnia.
Gli antichi maritavan pane e vino,
poi fecero un progresso sopraffino
creando ad arte la gastronomia
e la sommellerie, suo complemento.
In tutto il mondo e in ogni continente
non vi è conoscitor che non concordi:
il vino in solitaria è una tristezza,
che s’accompagna a facile ubriachezza
sia negli eventi snob che nei bagordi,
se insieme non ci mangi proprio niente.
Hai voglia a dar punteggi da uno a cento,
a far di qualità la tua bandiera,
a dimostrar che il pregio è nel bicchiere,
se poi sul cocco del tuo cantiniere
che vince dei concorsi la chimera
metti un errore come abbinamento!
La scienza dell’analisi del gusto
gaia non è se a tavola difetta!
Ciò che distingue questa nostra scuola
nel mondo, è l’armonia tra vino e gola,
è d’abbinare in armonia perfetta
quale sarà del piatto il vino giusto.
Dei sensi uno strumento noi facciamo
per dar valutazione ai componenti
di ciò che sta nel calice e nel piatto
cercando di capir dati di fatto
senza lasciare spazio ai sentimenti
fino al momento in cui non ne parliamo.
Compiuta che è l’indagine di scienza
possiamo far volare la parola
per dar del gusto comunicazione
a chi da noi si attende spiegazione
su ciò che sta baciando la sua gola
per coniugar piacere e conoscenza.
Per questo non vi è un vino in se perfetto,
per questo non esiste il miglior vino:
la qualità sarà una relazione
in cui la coppia da la soluzione,
e se vorrai seguirci nel cammino
potrai provar la scienza con diletto!
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