Di Mimmo Gagliardi
Sempre di corsa, afflitto da fretta congenita, mi trovo spesso a fare spesa dove capita. Oggi passando da Via dell’Epomeo avvisto un posto libero proprio davanti ad un supermercato. Metto la freccia e in tre minuti sono con il mio cestino tra i banchi. E’ naturale che sosti davanti allo scaffale dei vini…non posso farci nulla, ormai, lo faccio dovunque vado. Mentre rifletto sul costo di una bottiglia incrocio lo sguardo di una bella signora…che riconosco! Ci salutiamo con allegria con Tiziana De Maro, che non vedevo da anni ma è come se non ci incontrassimo che da ieri. Dopo qualche convenevole e qualche rimembranza del passato (ahimè), lei mi chiede se stavo per comprare un vino. Le spiego che da meno di un anno mi è nata la passione per l’enologia e che mi fermo sempre al reparto vini dei supermercati e nelle enoteche, anche solo per uno sguardo ad etichette e prezzi.
Sorridendo mi invita ad attraversare la strada per farmi vedere dove lavora, ma senza dirmi di cosa si occupa. Pago i viveri che ho preso e la seguo.
Sono sorpreso e divertito quando la vedo entrare nell’enoteca Vini Divini!
Mi racconta che con il marito Enzo condivide la passione del vino e da li è nata la decisione di fare questo passo importante ed aprire un’enoteca.
Sollevo qualche dubbio sulla scelta della location: Soccavo è un quartiere difficile e poco vocato alla passione per i vini importanti. Ma la forza, la passione e la convinzione che si legge nello sguardo di Enzo e Tiziana spazzano via ogni mia perplessità e mi confermano che in questa città, in questo territorio, a volte troppo difficile da vivere, c’è anche chi può dare tanti buoni frutti e non solo chi produce gramigna e rovi spinosi. A questo punto la sorpresa più grande…la comune amicizia e passione per Cantine Astroni! Infatti Gerardo Vernazzaro ed Emanuela Russo sono loro grandi amici, come tutta la famiglia Varchetta, tanto che molti preziosi consigli per il negozio sono stati dati proprio da loro.
Faccio un giro tra gli scaffali e mi complimento per l’assortimento che, come ci tiene a precisare Enzo, è ancora “work in progress” . Mi diverto a sbirciare tra vini, distillati, amari, liquori, cioccolata e prodotti tipici locali e italiani.
Prima di andare via chiedo scherzosamente a Tiziana, che da sempre non regge il vino, come abbia fatto ad appassionarsi all’enologia. Ridendo mi spiega che quest’anno addirittura voleva anche fare il corso AIS, ma che non ha trovato posto e che al prossimo sicuramente sarà al primo banco! E’ proprio vero che il vino è imprevedibile, come è vero che il suo principale scopo è di riunire le persone in allegria….in questo caso direi che le ha fatte re-incontrare!
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