Di Karen Phillips
Sorrento nel mese di dicembre è spettacolare. Le strade sono decorate con luci di Natale … lo shopping è un dovere, e nel fine settimana scorso, l’Hilton Sorrento Palace ha ospitato una degustazione verticale che era da non perdere … Dalla sala Pompei al secondo piano, con una splendida vista della costa , ho trovato un posto in prima fila.
La cantina Marisa Cuomo … si trova a Furore (Sa). Andrea Ferraioli ha portato con sé 6 annate di Fiorduva 2000-2005. Vini da osservare, respirare, degustare, e discutere.Mentre le belle immagini dei vigneti e della cantina venivano proiettate sullo sfondo, Andrea ha condiviso con noi questo splendido vino, che ora è il frutto di tre uve, Fenile, Ginestra, e Ripoli. Uve che crescono in un suolo roccioso e calcareo e sono baciate dalle brezze salmastre che provengono dalla vicina costa. Tre uve che producono un vino che ha vinto numerosi premi e riconoscimenti. Una degustazione, che per quest’occasione sarebbe stata guidata dal delegato Ais della Penisola Sorrentina Giannantonio Aiuolo, dal Presidente Ais Campania Nicoletta Gargiulo, e da Luca Gardini, che ha conquistato recentemente a Santo Domingo il titolo di Miglior Sommelier del Mondo.
Credo fermamente che ogni degustazione è l’occasione per imparare … a crescere. Qui c’era sicuramente una grande opportunità …
E così abbiamo cominciato. Un viaggio che ci avrebbero portato lungo 6 anni di Fiorduva … Abbiamo iniziato con l’annata 2005 e concluso con quella 2000, con i tre sommeliers che si alternanvano nella degustazione. Mentre il vino veniva versato, era difficile non notare il bel colore giallo paglierino in ogni bicchiere. Mentre abbiamo provato il 2005 con Giannantonio Aiuolo, abbiamo roteato i nostri calici, osservando gli archetti stretti che si disegnavano sul bicchiere con le lacrime che lentamente raggiungevano il fondo.
Naso nel bicchiere … ogni annata mi ha regalato il suo proprio dono di profumi, intensi, fruttati, erbe, mineralità, aromi di mare, e con una nota di noci.. Luca Gardini manteneva alta la mia attenzione durante l’esame olfattivo. Mentre si avvicinava al mio tavolo, ha impugnato il bicchiere e si è concentrato sul vino. Con cura, ma senza sforzo ha dosato le parole per descriverlo. Un linguaggio che era facile da seguire … facile da capire. L’ho apprezzato. Lui ci ha aiutato a notare gli aromi di frutta esotica dell’annata 2003 e ne ha sottolineato la ricchezza. E quando ha l’ha assaggiato … ha evidenziato come fosse cremoso, rotondo e pieno. Talmente da essere quasi masticabile… di come questo vino parlasse del suo territorio d’origine.
Nicoletta Gargiulo presentato la vendemmia 2004 nel suo stile. Ha notato come questo vino era sapido, saporito e fresco. Ci ha condotto attraverso questo degustazione e ad un certo punto, prima di assaggiare il nostro quinto vino, ci ha raccomandato di bere acqua e mangiare un po’ di pane per ripulire la bocca dell’acidità in modo da poter proseguire nella degustazione. L’annata 2001, ha espresso aromi come i carciofi, la frutta, le noci, e poi il profumo del mare nel finale. Mi ha aiutato a capire come questo vino, in un’ annata straordinaria, aveva sviluppato aromi diversi rispetto al resto. Il tutto in grande equilibrio.
E poi, abbiamo finito. E’ arrivato il momento di riflettere. Di valutare. Apprezzare un vino. Un vino …in sei annate. Ed una degustazione assai interessante di un vino che ha portato nel bicchiere il territorio.
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