Di Mimmo Gagliardi
Con l’amichevole partecipazione di Caterina Valia
Firenze mi accoglie con il suo cielo plumbeo ed una pioggia costante, lenta ed incessante in questo 20 novembre 2010. Sono contento quando scendo dal Treno Alta Velocità alla stazione di Santa Maria Novella e per ben tre motivi.In verità all’avvio del viaggio erano solo due, ma l’arrivo in orario della TAV da Napoli a Firenze ha scatenato in me una contentezza insperata sconfiggendo il mio scetticismo iniziale, retaggio della mia passata vita da pendolare cronico.Giustamente vorrete sapere quali sono gli altri due motivi di contentezza….beh, il primo è che oggi rivedrò, finalmente, dopo alcuni mesi una mia carissima amica che è qui in Toscana per lavoro e l’altro è che con lei andrò al Florence Wine Event 2010!
Dopo un giro sul Lungarno per trovare un parcheggio riusciamo ad abbandonare l’auto ed entriamo nel dedalo di viuzze del centro storico di Firenze che porta al Palazzo Pitti.E’ il cortile dell’Ammannati, nello storico edificio fiorentino ad ospitare la IV° edizione di questa iniziativa che mira a rappresentare le eccellenze del panorama vitivinicolo ed enogastronomico toscano e non solo.Al “Glass Point” ritiriamo la brochure ed al costo di 10€ il kit degustazione (wine bag con il calice e “drink card” per le dodici degustazioni che ci spettano) e ci avviamo al portone.Gli imponenti colonnati posti ai lati del cortile fanno da insolita cornice all’evento ospitando i banchi di degustazione, mentre all’ingresso sono ubicati gli stands informativi dei vari Enti ed Associazioni promotrici e la wine shop dove si possono acquistare i vini degustati.Sulla brochure notiamo che la disposizione delle aziende e dei vini (bianchi, rossi, rosati) è molto varia ma con prevalenza dei bianchi nel lato a destra dell’androne; decidiamo quindi di iniziare da qui il nostro viaggio con qualche bollicina per poi degustare i bianchi e passare quindi ai rossi.
Qui la lista delle Aziende presenti all’evento.
Molto simpatico e gettonato lo stand dell’Anag Firenze (Ass.Nazionale Assaggiatori Grappe).L’unica nota negativa di tutta la manifestazione è stato il freddo.I banchi di degustazione, come detto, si trovavano sotto il colonnato, praticamente all’aperto del cortile, quindi la degustazione di vini la cui temperatura di servizio doveva essere al di sopra dei 10°C veniva fortemente penalizzata.Cogliendo battute qua e là su questa location c’è chi ha asserito simpaticamente che è stato fatto apposta per non far bere troppo Brunello alla gente!Sarà pure sarcasmo fiorentino ma noi, come anche tantissimi altri appassionati, abbiamo cercato di scaldare al meglio i calici con le mani, ma i risultati sono stati molto scarsi.Personalmente sono comunque contento dell’esperienza, poichè ho comunque conosciuto nuove realtà produttive, degustato nuovi vini e annusato profumi nuovi e diversi dal solito.Tra le varie iniziative collaterali, merita una citazione il particolare “Match di degustazione improvvisata” a cui abbiamo assistito, dove i due contendenti dovevano effettuare una degustazione del vino basandosi sugli elementi pescati a caso dal pubblico. Ogni vino viene legato ad un personaggio (vigile, professoressa, moglie, capufficio, nonna, amico) ad una situazione (stadio, piscina, chiesa, scuola) e infine con una modalità (teatrale, poetica, eroica, arrabbiata).
A sfidarsi tra l’ilarità generale, sono stati i noti sommeliers Leonardo Romanelli (soprannominato il “Rosso”) e Andrea Gori (soprannominato il “Nero”) e l’incontro ha visto prevalere il “Rosso” per 3-2 sul “Nero”.Tra una sfida e l’altra il pubblico è stato introdotto ai principi base della degustazione, in maniera guidata e seria, di alcuni tra i vini proposti all’evento, ma sempre senza mai dimenticare che il vino è elemento di convivialità e di accompagnamento ai pasti ed ai momenti di relax ed allegria.Frammenti della sfida sono visibili qui e, per il primo, ho estratto io i bigliettini per l’argomento della degustazione.Lasciamo alle 20 il gioiello dell’architettura cinquecentesca fiorentina, ancora brulicante di persone, per goderci un giro al centro di Firenze in compagnia dell’inseparabile pioggerella e con ancora il bicchiere al collo. Ce ne accorgiamo solo dopo molto tempo perchè adocchiati dagli sguardi curiosi dei passanti.E’ stata una bella serata, finalmente ho potuto godere nuovamente della compagnia della mia amica di degustazioni e farò ritorno a Napoli con maggiore esperienza enologica e tanta, tanta felicità.
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