Di Iris Romano*
Ore 18,30
Ci ha telefonato Paolo, uno dei nostri pescatori di fiducia:” Giuà teng ‘na Lampuga e 25 Kg, l’aggia pigliat mò mò, ch’ buò fà? Ta poss purtà?” Giovanni “ Ma sicur che le pigliat mò mò o mò tan…” Paolo ” Sto ancora ‘ncopp ‘a varc“ Giovanni “ Vabbuò c’ verim ‘o puort a Furì e set ,vabbuò?” Paolo “Stat buon!“
Ore 19,15
La Lampuga al Melograno…mamma mia ha dei colori fantastici ed iridescenti : giallo fosforescente, verde smeraldo e piccole macchioline di blu cobalto…Segno indiscutibile che Paolo ha detto il vero!!!
La lampuga è un pesce buonissimo e fa sicuramente benissimo come tutti i pesci azzurri e si presta veramente a mille interpretazioni culinarie, una delle nostre ultime è stata:
Lampuga marinata in zucchero e sale e fave di cacao, con insalatina dell’orto,fragole,fiori eduli e scaglie di cioccolato al 75% Apurimac di Domori.
Ma ovviamente le nostre ricette con questo pesce sono infinite.
Se vi può interessare la povera Lampuga non gode di buona reputazione ,infatti si ricorre a lei quando si vuol dire ad una persona che è un vero boccalone, mezzo addormentato…Sì propie ‘na lampuga…Questo perchè è un pesce che si fa abbindolare dai pescatori che sanno che ama l’ombra e perciò preparano le cosìdette “cannizze” foglie di palma intrecciate che vengono buttate in mare legate ad un corpo morto per non far loro cambiare direzione. Trovando un così bel rifugio bello e pronto vanno a ombreggiarsi lì sotto, ed il pescatore lesto lesto circonda i cannizzi con la rete e porta a casa un bel bottino…
*Delegato Ais Ischia e Procida e sommelier de Il Melograno
Scrivi un commento