Di Enrico Nugnes

La Valentina

Prima di partire per Spoltore dove visiteremo la fattoria La Valentina raggiungiamo una piana vicino Campo Imperatore dove negli chalet vendono gli arrosticini (spiedini di carne di pecora) che puoi arrostire sulla brace allestita per i clienti proprio fuori lo chalet, simpatico ma noi aggiungiamo anche due salsicce che ci ha regalato Mauro de Paulis e per non farci mancare niente apriamo il Montepulciano d’Abruzzo 2001 regalato da Ottaviano di Praesidium. Ci rilassiamo.

Partiamo la strada per Spoltore scivola via curva dopo curva, quando arriviamo sembra di essere tornati in città. I locali dell’azienda sono ultramoderni, tutto nuovo e luccicante. L’ospitalità però è quella contadina, ci chiedono se vogliamo dormire da loro, noi accettiamo, ci fanno degustare i loro vini. I bianchi TrebbianoPecorino crediamo siano vini per tutti i giorni di ottimo rapporto qualità/prezzo ben fatti. Poi passiamo ai due rosati e infine ai Montepulciano d’Abruzzo: il base e i due crus Spelt e Bellovedere. Sia lo Spelt che il Bellovedere vengono da vigneti con un’età media di 28/30 anni tutti con sistema di allevamento a tendone. Il naso dello Spelt 2005 è di frutta in confettura ben legata agli aromi speziati e minerali, in bocca la morbidezza è ben bilanciata e amalgamata dal tannino levigato e dalla bella freschezza che invita ad un sorso successivo.

Ci concediamo una cena a base di funghi porcini e marchigiana, ottima la carne, meno i funghi, beviamo un Montepulciano d’Abruzzo che non mi entusiasma e del quale non ricordo il nome.

 Vincenzo e i pesticidi sistemici

 E’ l’ultimo giorno e prima di tornare a casa facciamo un salto al mercato di Sulmona dove ci dicono possiamo trovare particolari verdure di campo.

Al mercato conosciamo Vincenzo uno dei tanti contadini che sono li per vendere i prodotti della loro terra. Vincenzo è un contadino consapevole, ha un cartello dove c’e’ scritto che i suoi prodotti sono coltivati senza diserbanti e pesticidi sistemici. Ci crediamo, la sua frutta è quella con la buccia imperfetta come la natura vuole che sia. Acquistiamo da lui l’Aglio Rosso di Sulmona che ha un profumo molto intenso, poi patate a buccia rossa, pesche tardive. Più avanti troviamo le giuggiole ,frutta in via d’estinzione, e poi un particolare tipo di origano in foglie fresche. I contadini hanno facce fantastiche, fotografo tutti e tutti sorridono sorpresi.

Poi passiamo ad Anversa degli Abruzzi a ritirare l’agnello insieme al formaggio che avevamo ordinato, ci fermiamo a pranzo ospiti di Nunzio Marcelli dove mangiamo agnello alla brace di un sapore che vale il viaggio.

Il resto è una discesa verso Napoli con Nando che guida, io che sistemo le foto sul PC e la busta che ripara il finestrino che sbatte contro il vento.

 Siamo partiti per questo viaggio alla ricerca di prodotti di eccezionale qualità, li abbiamo trovati insieme a persone di grande umanità. Abruzzesi brava gente.

The End!