Dalla sinergia tra la Facoltà di Scienze della Formazione, la Scuola di Giornalismo dell’Università degli Studi Suor Orsola Benincasa e Gambero Rosso, nasce il Master in “Comunicazione e giornalismo multimediale enogastronomico”
La figura professionale che si vuole formare è quella di un comunicatore esperto sia nel settore del turismo enogastronomico che nella promozione del prodotto alimentare italiano, per poter valorizzare il territorio con le sue tipicità locali, ma anche di un addetto alle pubbliche relazioni e al marketing, ed organizzatore di eventi enogastronomici.
La didattica sarà suddivisa in lezioni frontali – riguardanti soprattutto la parte teorica delle tecniche del giornalismo e i relativi aspetti specifici del settore enogastronomico – e lezioni pratico-operative con visite guidate in aziende.
Lezioni che si svolgeranno nella sede dell’università napoletana e negli spazi della Città del Gusto di Napoli.
La presentazione è stata introdotta da Paolo Cuccia, presidente di Gambero Rosso, che ha sottolineato l’importanza economico-culturale di questa figura e di come il Gambero Rosso, già impegnato a Roma da nove anni con un corso di formazione per giornalisti, ha deciso di puntare molto sul Sud dell’Italia, in particolare su Napoli con questo Master, ma anche su Catania, che all’inizio del 2011 vedrà l’apertura di una Città del Gusto.
Poi la parola è stata presa dall’assessore regionale all’agricoltura Vito Amendolara che ha ribadito la necessità di formare i giovani preparandoli in maniera adeguata, per poter contrastare ”l’Agropirateria”, un nuovo fenomeno che riguarda la contraffazione delle eccellenze italiane nel mondo.
Poi la parola è stata data a Lucio D’Alessandro, preside della facoltà di Scienze della Formazione del Suor Orsola Benincasa che ha aggiunto l’importanza sulla corretta conoscenza dei nostri prodotti enogastronomici, non solo per la tradizione del prodotto in sé, ma come identità tradizionale e culturale delle tante città italiane.
L’idea è di aprire il master anche agli stranieri, in particolare statunitensi, dato il proliferare negli Usa della cucina e dei vini italiani.
La giornata di presentazione ha visto anche la partecipazione di “tecnici” del settore, quali anche il viticultore Piero Mastroberardino e lo chef Alfonso Iaccarino che, con la sempre presente Livia, spera in una questa nuova generazione di critici enogastronomici, capace di difendere il patrimonio alimentare italiano.
A conclusione di questo interessante dibattito hanno fatto seguito gli sfizi golosi offerti dalla Città del gusto.
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