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ASSOCIAZIONE ITALIANA SOMMELIER

Delegazioni di Napoli e Caserta

Vendemmiando in alta quota…l’ Asprinio

22 Settembre 2010

Posti limitati. Prenotazione obbligatoria ed impegnativa

Info e Prenotazioni: info@aiscampania.it 0823.345188 ore ufficio

Per chi viene da Napoli ci possiamo vedere alle 9.30 nei pressi del Punto Blu subito dopo la barriera Astroni (dir.Pozzuoli) della Tangenziale di Napoli per poi proseguire tutti assieme.

Per chi viene da Caserta ci vediamo alle 10.00 all’uscita di Villa Literno sull’Asse Mediano. Si raccomanda la puntualità.

Vedere con i propri occhi con quale perizia e tenacia, sfidando le vertigini, intrepidi contadini danzano sugli esili pioli di scale strette e lunghe, saltellando a quindici metri d’altezza alla ricerca dei grappoli è un’emozione unica, uno spettacolo “open air” che solo qui nella piana aversana è possibile ammirare (qui). Abbiamo la possibilità, grazie alla disponibilità dell’Azienda Grotta del Sole di partecipare al rito ancestrale della “passata” dell’Asprinio. Purtroppo per ragioni tecniche legate alle operazioni di vendemmia i posti sono limitati. Affrettatevi a prenotare ed armatevi di scarpe comode assieme ad una buona dose di spirito di adattamento! Il ristoro sarà assicurato da una corroborante colazione contadina da godere all’ombra delle alberate brindando con un bicchiere d’Asprinio…magari pensando agli etruschi a cui si deve l’origine di questo ingegnoso sistema di allevamento della vite ed ai tanti scrittori celebri che hanno decantato le virtù di questo “grande piccolo vino”!

Marco Ricciardi

Tommaso Luongo

Delegati Ais Caserta e Napoli

Non c’è bianco al mondo così assolutamente secco come l’Asprinio: nessuno. Perché i più celebri bianchi secchi includono sempre, nel loro profumo più o meno intenso e più o meno persistente, una sia pur vaghissima vena di dolce. L’Asprinio no. L’Asprinio profuma appena, e quasi di limone: ma, in compenso, è di una secchezza totale, sostanziale, che non lo si può immaginare se non lo si gusta… Che grande piccolo vino!”. Mario Soldati, Vino al Vino