Di Phyllis De Stavola
Voglio raccontare in maniera disarticolata il mio viaggio estivo nella regione dello Champagne – Ardenne in Francia, definita ‘le vignoble du monde’ per condividere l’esperienza di un tour insolito in cui la passione per lo Champagne si fonde con l’apprezzamento per una regione in cui la relazione uomo-vitigno-clima ha creato un terroir interessante dal punto di vista enologico ma anche storico e naturalistico.
All’interno del percorso triangolare Parigi-Reims-Troyes-Parigi di circa 500 km, abbiamo percorso altrettanti chilometri in ‘Smart cabrio’ (versione Sideways versione rivista senza tenuta in eredità) seguendo le ‘Routes touristiques du Champagne’. Si tratta di percorsi stradali poco trafficati di indubbia bellezza ed armonia tra vigneti in collina, i viali delle Maison de Champagne e le tenute dei Vignerons attraversando paesaggi incantevoli come i tipici villages fleuris (villaggi ‘fioriti’), respirando l’aria fresca delle foreste, costeggiando laghi, visitando chiese medioevali, ammirando castelli.
Tra i numerosi i percorsi di grande fascino di questa regione due sono le aree nelle quali sono concentrati il maggior numero di produttori percorribili in quto seguendo la Route de la Vallee de la Marne a nord di Epernay che collega i diversi villaggi nell’area de la Forêt de la Montagne de Reims e la Route de la Cote de Bar a sud est di Troyes.
La Vallée de Marne è una delle aree d’Appellation d’Origine Controllé più note in tutto il mondo per la presenza di grandi maison de Champagne come Moët Chandon ad Epernay e Hautvillers, la città natale di Dom Perignon e il fiabesco Castello di Boursault commissionato dalla Veuve Clicquot-Ponsardin visibile sia dalla route sia nel corso della mini crociera lungo il fiume La Marna con partenza da Cumières. Le insegne di benvenuto all’ingresso di ogni villaggio indicano il numero di fiori assegnati a ciascun villaggio (da uno a quattro). Inoltrandosi nei numerosi villaggi come Hautvillers, Reuil, Oeuilly, Borsault, Tours sur Marne, Avenay Val d’Or si scoprono le peculiarità architettoniche e paesaggistiche che caratterizzano ciascuno.
La Route della Côte de Bar invece è meno nota, ma altrettanto affascinante, anch’essa piena di Points de vue (belvederi) che dominano le sottostanti vallate disegnate dalle geometrie rigorose dei vigneti, punteggiate dalle villette dei villaggi, abbellite da piante e fiori. Ad una trentina di chilometri da Troyes oltre ai consueti vigneti di chardonnay, pinot noir e pinot meunier, si va à la decouverte di abbazie, cantine storiche, chiese del XI e XII secolo, manoirs.
Vivere l’esperienza estetica del paesaggio di queste ‘routes’ è un’esperienza sensoriale di sinestesìa Baudelairiana, di contaminazione dei sensi: in cui lo stesso paesaggio suggerisce i profumi tipici del vino champagne appartenenti alle cinque famiglie: floreale, fruttato, vegetale, frutta secca, gourmands.
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