Donne del secolo scorso. A centinaia , con mani veloci ed esperte, lavorando molte ore al giorno,
modellavano le foglie essiccate della pianta del tabacco fino a trarne una forma cilidrica e affusolata. La storia della sigaraie di Lucca, che oggi diventa anche un libro fotografico, è quella di un mondo del lavoro dove qualcosa della produzione industriale era ancora in qualche modo legata all’artigianato. L ‘attività, allora in centro storico, della Regia Manifattura Tabacchi, legata alla produzione del sigaro toscano, inizia nei primi anni del XIX secolo. Il volume ‘Le sigaraie della Manifattura Tabacchi di Lucca‘, edito da Manifatture Sigaro Toscano a cura di Simonetta Simonetti e Domenico Bertuccelli, raccoglie informazioni storiche, foto d’epoca e curiosità. Dura la vita delle sigaraie. Le donne venivano scelte per la fattezza delle loro mani, che dovevano essere minute ma agili, e per la loro integerrima condotta morale, dovevano osservare rigidi orari di lavoro e supervisioni minuziose da parte dei superiori. Tra i diritti del lavoratore, al tempo, non figuravano ancora maternità, ferie, straordinario. L’azienda stessa però, precorrendo i tempi, aveva allestito un asilo nido per i figli delle dipendenti. Tra i lucchesi è ancora forte il ricordo di quei tempi, tramandato da nonne e mamme, e sono molte le istituzioni che hanno collaborato alla pubblicazione del volume, dalla stessa Provincia al Comune di Lucca. Proprio per volontà del figlio di una sigaraia del secolo scorso l’anno passato l’anno scorso erano state raccolte alcune delle prime foto d’epoca, confluite in una prima mostra fotografica, a cura della stessa studiosa Simonetta Simonetti. A cura di Manuela Mattei, realizzazione tecnica Matteo Bertuccelli. PER GENTILE CONCESSIONE CITTA’ DIGITALI SRL.
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