Di Iris Romano*
Il Melograno, Forio d’Ischia 4 Luglio.Capita non proprio spesso di aprire bottiglie che ti provocano emozioni così profonde….a me è capitato domenica sera…I russi, gli americani che ci vengono a trovare hanno il desiderio di lasciarsi folgorare dai nostri grandi vini, la maggior parte rossi…vogliono bere Brunello, Barolo, Amarone e finalmente qualcuno dei nostri grandi Taurasi…così aprire una grande ,grandissima bottiglia di rosso è cosa al quanto frequente….cambia il discorso con i bianchi…spesso ne conoscono uno solo…Chardonnay…Piemonte… e vengono mirati per bere quello. Mister Richardson no “Lo bevo anche a New York…dammi un altro chardonnay, qualcosa di diverso che mi lasci una traccia indelebile nella memoria…”Che meraviglia, l’occasione c’è, è la persona giusta,non sto più nella pelle…dopo sette anni circa di attesa nella nostra cantina è arrivato il momento di aprire Rarità,Chardonnay di Cantina di Terlano del, Udite Udite, 1993. Mi sembra entusiasta mister Richardson, incuriosito…Apro la bottiglia con lui. Già dal colore rimaniamo sbalorditi, di ambra neanche a parlarne… un bel oro vivo, pieno di carica cromatica e con una luce interiore incredibile, faceva mostra di se nei nostri bicchieri che venivano accarezzati in maniera dolcemente vellutata ma non pesante. Dobbiamo sentirlo al naso…dolce dolcissimo di un profumo infinito di pesche, frutta tropicale,miele,erbe aromatiche,pure crosta di pane e spezie e così minerale da farci pensare al mare a così pochi metri da noi…buffo per un vino di montagna. Finalmente lo assaggiamo : morbido, elegantissimo e lunghissimo ma la cosa che ci fa pensare ad un’esperienza extrasensoriale è la freschezza di questo grande bianco altoatesino . Sono passati quasi 17 anni dalla vendemmia,un anno dei quali questo vino li ha trascorsi in botte grande,poi un’altra decina sui propri lieviti in piccole botti di acciaio e poi ancora un anno in vetro prima di poter essere considerato pronto…pensavamo che erano tanti per un bianco (pochi solo per Vito, il mio baby collaboratore rimasto affascinato dal fatto che stessi aprendo una bottiglia di vino bianco che aveva la sua età) ma come al solito ci sbagliavamo…questo chardonnay si è presentato in splendida forma…forse anche un po’ contrariato per averlo risvegliato da un sonno che a noi è sembrato lunghissimo ma che,invece, a lui sembrava appena cominciato…
*Delegato Ais Ischia e Procida, sommelier Il Melograno
Ciao Iris. Bellissima la tua descrizione, i miei complimenti. Sei stata talmente brava da farmi venir voglia di provarlo. A parte la curiosità di degustare un bianco con ben 17 anni alle spalle.
Gianni
Ciao Iris.
qualche giorno prima della tua degustazione ho avuto l’occasione di bere il Nova Domus del 2000 proprio lì al melograno. Ti ricordi??? confermo…sottoscrivo…e sottolineo i vini bianchi d’annata sono una grande emozione! Che freschezza dopo 10 o 15 anni ancora in bottiglia…W i vini bianchi di montagna e chi ci permette di berli.
Complimenti all’AIS Napoli ed ai cugini ischitani per il grande lavoro che fanno
Ad maiora
Pierfrancesco