Di Karen Phillips (testo e foto)
Saturday, July 2nd. Scorching hot in Naples. 40° C. First big exodus of the summer with Neapolitans looking for a little relief on the beaches, at the sea. I , instead, set my sights on Irpinia, A16, direction Avellino…To a cool place, about 914 meters above sea level. To Nusco, Irpinia’s balcony, with an amazing view from the parking area, a stone’s throw from the centro storico. A quick stroll through the medieval streets…to Vicolo dello Spagnuolo, 1…to La Locanda di Bu.
Reservations were for 1300 and it may have been 1301 when I introduced myself to Chef Antonio Pisaniello. Antonio, who spent the morning looking for mushrooms in the nearby mountainside. Antonio Pisaniello…the chef who I would have the pleasure of spending a few hours with on this Saturday afternoon.
Aperitivo…after sitting down, Antonio…or Tonino as his friends fondly call him, poured a glass of Rosato di Aglianico 2009 Vigne Irpine. A wine from his Irpinia. A territory that he is proud of and a territory that would be demonstrated throughout the meal in the dishes he would present, in the tales that he would tell.
Jenny Auriemma, Antonio’s wife, professional sommelier, and partner in La Locanda di Bu soon joined us, fresh flowers in hand. Jenny-the perfect hostess-and the perfect ying to Antonio’s yang. We discussed the menu, made our choices, and were then presented with the wine list. Decision made-Greco di Tufo DOCG 2008, Pietracupa. Then off to the cantina next door to get our wine.
Back inside-the parade began. From the kitchen, an array of antipasto and breads: Stuffed red pepper. Hamburger di Podolica with a mayonnaise sauce (flavored with lemon) and vegetables. Fried ricotta from Montella on a bed of pureed broccoli, tomatoes, potatoes, and anchovies. Homemade bread sticks, chiacchiere, crackers, and zeppole. Bread with onions, olives, and pancetta. All fresh from the oven…all warm, soft, soffice.
The first course arrived with a glass of chilled Greco di Tufo. Spaghettoni di Gragnano in a sauce made with red peppers, caciocavallo cheese, agrumi, and Sarawak pepper. Tortelle with fave beans, pecorino cheese, and lard croccante.
The decision was made to skip the second course, off to dessert. Jenny served us a glass of Passito di Aglianico 2007 A Casa. Two desserts: Antonio’s version of the classic Sicilian cassata and a semifreddo al torrone.
One of the things that I enjoy about these visits is the ‘after hours’. The chance to sit down for a chat and unwind, una chiacchierata, over a glass of passito, a caffè, biscotti. A whirlwind of topics…Antonio’s love for his Irpinia and his desire to make the local products known not only throughout the region, but the world as well. His thoughts on the States. His time in New York as a guest on Rocco Dispirito’s reality TV show ‘The Restaurant’. Thanksgiving. How he enjoys traveling through North America and how impressed he was at a dinner there where he was served a large t-bone steak that was so tender after being marinated for three days. We talked about why he will NEVER eat at McDonalds. Recycling. His recent collaboration at Caraino 7x nearby. His first restaurant, ‘Il Gastronomo’. Then back to the land, the territory, the recipes that he wants to bring back, the dishes that he enjoys revising. A little hard to keep up…but I really loved watching his enthusiasm…his expressions, his gestures. Jenny joined in as well. As I watched and listened, I not only saw a chef and a sommelier. I saw a young couple passionate about their life choice. A mother, father, husband, wife. I saw, once again, how my Campania can be hospitable, warm and friendly.
Versione in Italiano
Sabato 2 luglio. Un caldo bruciante a Napoli. 40 ° C. Il primo grande esodo dell’estate con napoletani che cercavano un po’ di sollievo sulle spiagge, il mare. Io, invece, in viaggio verso l’ Irpinia, A16, in direzione di Avellino … Per un luogo fresco, a circa 914 metri sul livello del mare. A Nusco, il balcone dell’Irpinia, con una splendida vista dalla zona di parcheggio, a pochi passi dal centro storico. Una passeggiata veloce attraverso le strade medievali … a Vicolo dello Spagnuolo, 1 … a La Locanda di Bu.
Le prenotazioni sono state per le 1300 e alle 1301 mi presentai alllo chef Antonio Pisaniello. Antonio, che ha trascorso la mattinata in cerca di funghi in montagna nelle vicinanze. Antonio Pisaniello … lo chef con cui avrò il piacere di trascorrere qualche ora questo Sabato pomeriggio.
Aperitivo … dopo seduta, Antonio … o come i suoi amici lo chiamano affettuosamente,Tonino, ha versato un bicchiere di Rosato di Aglianico 2009 Vigne irpine. Un vino dalla sua Irpinia. Un territorio di cui è fiero e di un territorio che si sarebbe palesato nei piatti presentati durante il pasto, nei racconti che egli avrebbe fatto.
Jenny Auriemma, moglie di Antonio, sommelier professionista e socio in La Locanda di Bu presto si unì a noi, fiori freschi in mano. Jenny-la perfetta padrona di casa-lo ying per lo yang di Antonio. Abbiamo discusso il menu, effettuate le nostre scelte, e poi si sono presentati con la lista dei vini. Deciso-Greco di Tufo DOCG 2008, Pietracupa. Poi via alla cantina della porta accanto per ottenere il nostro vino.
Torna dentro-la sfilata è iniziata. Dalla cucina, una serie di antipasti e pane: ripiene di pepe rosso. Hamburger di Podolica con una salsa maionese (aromatizzata con limone) e verdure. Ricotta fritta di Montella su una purea di broccoli, pomodori, patate e acciughe. Grissini, chiacchiere, cracker e zeppole. Pane con cipolle, olive e pancetta. Tutto fresco di forno … tutto caldo, morbido, soffice.
Il primo piatto è arrivato con un bicchiere di Greco di Tufo fresco. Spaghettoni di Gragnano in salsa fatta con peperoni, caciocavallo, agrumi e pepe di Sarawak. Tortelle con fagioli fave, pecorino e lardo croccante.
Abbiamo preso la decisione di saltare il secondo piatto, per lasciare spazio per il dolce. Jenny ci ha servito un bicchiere di passito di Aglianico 2007 A Casa. Due i dolci: la versione di Antonio della classica cassata siciliana e un semifreddo al torrone.
Una delle cose che mi piace di queste visite è il ‘dopo pranzo’. La possibilità di sedersi a chiacchierare, rilassarsi con un bicchiere di passito, un caffè, biscotti. Un vortice di argomenti … Antonio parlava della sua Irpinia e il suo desiderio di rendere i prodotti locali conosciuti non solo in tutta la regione, ma anche in tutto il mondo. I suoi pensieri sugli Stati Uniti. Il suo tempo a New York come ospite in una programma reality ‘The Restaurant’ di Rocco Dispirito. La Festa di Ringraziamento. Come si è divertito a viaggiare attraverso il Nord America e come è stato colpito da una cena con una grande bistecca T-Bone, che era così tenera dopo essere stata marinata per tre giorni. Ne abbiamo parlato perché non potrà MAI mangiare al McDonalds. La raccolta differenziata. La sua recente collaborazione in Caraino 7x nelle vicinanze. Il suo primo ristorante, ‘Il Gastronomo’. Poi di nuovo alla terra, il territorio, le ricette che vuole riscoprire, i piatti che si diverte a rinnovare. E’ stato una sfida divertente a seguire il discorso … ma mi piaceva guardare il suo entusiasmo … le sue espressioni, i gesti. Jenny ha participato nel i discorsi. Mentre ho guardato e ascoltato, non ho visto solo uno chef e un sommelier. Ho visto una giovane coppia appassionata della loro scelta di vita. Una madre, un padre, un marito, una moglie. Ho visto, ancora una volta, come la mia Campania può essere amichevole, calda e accogliente.
La Locando di Bu
Vicolo dello Spagnuolo, 1
83.051 Nusco (AV)
0827 64619
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