Una due giorni ricca di eventi, di contenuti e di idee. “Parlano i Vignaioli” , l’evento interamente dedicato ai vini naturali e artigianali, si svolge domenica 29 e sabato 30 novembre 2009 a Villa Signorini, Ercolano (Napoli). Sono oltre 50 le aziende – tra la Campania padrona di casa e le presenza nazionali e straniere – ad aver confermato la loro adesione alla manifestazione organizzata da Cantina Giardino e Pino Savoia. Tutte le aziende presenteranno in degustazione libera le loro etichette più significative, alcune delle quali saranno anche in vendita diretta. Durante la giornata di domenica 29 novembre, dalle 10.00 alle 20.00, le sale di Villa Signorini saranno aperte al pubblico per un banco d’assaggio rivolto a professionisti del settore ma anche ad enofili e semplici curiosi. La degustazione riaprirà lunedì 30 novembre dalle 12.00 alle 20.00. Ingresso 10 euro. Durante i pomeriggi di domenica e lunedì sono anche previsti alcuni laboratori di degustazione, curati da Antonio Del Franco, presidente dell’Associazione Italiana Sommelier Campania, e da operatori del settore, come Luciano Pignataro, Giampaolo Gravina, Giovanni Ascione e Ugo Baldassarre. Ed ancora da enocultori come Fabio Cimmino, Raffaele del Franco e Nicoletta Gargiulo. Già fissato per domenica alle 10.30 il seminario su “Centopassi, l’anima vitivinicola delle terre confiscate alla mafia in Sicilia”, gestito da Giovanni Ascione con l’intervento dei responsabili di Centopassi e di Luciano Pignataro. Prevista anche la proiezione di un breve filmato (circa cinque minuti). Per informazioni: Cantina Giardino: 0825.87.30.84 – info@cantinagiardino.com oppure Pino Savoia 333.66.71.512 – pino.savoia@hotmail.it.
Ecco l’elenco provvisorio dei produttori presenti:
AR.PE.PE (Lombardia); Fattoria di Bacchereto – Terre a Mano (Toscana); Barraco (Sicilia); I Botri (Toscana); Ca’ de Noci (Emilia); Camerlengo (Basilicata); Campi di Fonterenza (Toscana); Il Cancelliere (Campania); Cantina Giardino (Campania); Cantina dell’Angelo (Campania); Cantina Del Barone (CampanCarussin (Piemonte); Cascina degli Ulivi (Piemonte); Cascina Roera (Piemonte); Casebianche (Campania); Centopassi (Sicilia); Fattoria Cerreto Libri (Toscana); Clan! Destino? Birra Artigianale (Piemonte); Colombaia (Toscana); Contrada Salandra (Campania); Contrade di Taurasi (Campania); Frank Cornelissen (Sicilia); De Bartoli (Sicilia); Viticoltori De Conciliis (Campania); Denavolo (Emilia); Tenuta Del Fasanella (Campania); Foradori (Trentino); Tenuta Grillo e Tufi ello (Piemonte e Campania); Cantine Cristiano Guttarolo (Puglia); Lusenti (Emilia); Birrificio Artigianale Karma (Campania); Klinec (Slovenia); Kristančič (Slovenia); Viticoltori Migliozzi (Campania); Monte Di Grazia (Campania); Montesecondo (Toscana); Morella (Puglia); Musto Carmelitano (Basilicata); Arianna Occhipinti (Sicilia); Panevino (Sardegna); Paraschos (Friuli); Podere Veneri Vecchio (Campania); Porta Del Vento (Sicilia); Principiano Ferdinando (Piemonte); Pino Ratto (Piemonte); Santa Caterina (Liguria); Marco Sara (Friuli); Valter Sirk (Slovenia); La Stoppa (Emilia); Luigi Tecce (Campania); Franco Terpin (Friuli); Valli Unite (Piemonte); Villabellini (Veneto); Consorzio Vintesa: La Luna del Rospo – Loacker – Punset – Fasoli Gino – Antica Enotria e La Visciola (Lazio).
[…] poche ore all’inizio di “Parlano i Vignaioli” (Domenica 29 e Lunedi 30 p.v. nella splendida cornice di Villa Signorini ad Ercolano) e […]
A mio avviso il wine tasting al quale ho partecipato è stato organizzato con i piedi,ho trascorso circa due ore ascoltando i titolari delle aziende parlare di tutto eccetto che del proprio prodotto,(del quale ancora nessuno ne conosce il nome) sulla quale scarsezza non voglio discutere.
Ma chi erano i due “relatori”?? Oddio che noia!
Durante le due degustazioni alle quali ho partecipato ho visto le sommeliers impiegate come cameriere, che cosa stupida!!!
I sommelier avrebbero dovuto essere la figura d’eccellenza della manifestazione, di fronte a me, e non ai lati della sala a stappare un paio di bottiglie (pessime).
Sono arrivata con un gruppo di compratori americani e all’inizio dell’evento (assieme al il mio gruppo a parte un paio di altri italiani eravamo gli unici presenti) ho chiesto se ci fosse qualcuno che parlasse inglese…. ovviamente nessuno dei due “improvvisati” parlava inglese….Ci hanno chiesto di sederci DIETRO per non disturbare il tasting….MA non c’era nessuno, solo che i due “relatori” l’organizzatore e tutta la ciurma erano troppo occupati a riempirsi la bocca di parole (piuttosto che di vino) per accorgersene.
Personalmente ho smesso di tradurre perchè ho sentito talmente tante boiate che ho preferito farmi una pennichella piuttosto.
COn rammarico apprendo che alla manifestazione di ieri 29 Novembre 2009 il Sommelier MARINA ALAIMO è stata trattata molto male e addirittura messa alla porta dall’organizzatore dell’evento il “signor” Pino Savoia.
La signora Marina Alaimo è stato il raggio di sole della degustazione mi sarebbe piaciuto molto discutere del vino che ho assaggiato con lei ma non me ne è stata data la possibilità, la Signora ha anche saputo dare spiegazioni in inglese ai miei compratori con grande professionalità ed un bellissimo sorriso nonostante la non proprio felice giornata lavorativa che le qualcuno le stata facendo trascorrere.
Morale della favola, I miei ricchi compratori ringraziano la Signora Alaimo per la sua disponibilità e cortesia domandandomi per quale motivo non c’era lei a parlare di vino e tornano a casa senza aver comprato neanche una bottiglia.
Vorrei sottolineare che siamo arrivati a villa bellini con un minivan in vista dell’acquisto di una considerevole quantità di vino.
della serie il marketing: questo sconosciuto.
Quest’evento è stato organizzato con denaro pubblico?? Spero proprio di no!
I miei saluti alla Signora Alaimo che spero di incontrare presto in altre più felici e sopratutto più interessanti circostanze.
CIN CIN
Giovanna
certo che dare dell’incompetente a persone del calibro di Giovanni Ascione o Luciano Pignataro… diciamo che questo spiega anche perché tutti questi “ricconi” poi non hanno comprato nulla, avevano una guida parecchio “inserita” nell’ambiente
comunque, cara Giovanna, quando si parla a tinte forti, è buona regola mettere il proprio nome, altrimenti non si può che escludere la buona fede ed evitare di pensare a semplici, noiosi, puerili attacchi strumentali
Clara
Sono Daniela De Gruttola, uno degli organizzatori insieme a Pino Savoia e Antonio di Gruttola e per la verità è stata tra le quinte ma fondamentare, anche Giusy Romano, per cui la inserisco tranquillamente tra gli organizzatori.
Sono stata avvisata di questa lettera e devo rispondere a nome del Comitato Organizzativo. Sinceramente dopo una lettura così poco piacevole preferirei il silenzio, in quanto è un attacco ingiustificato, per me, e sgradevole nei contenuti, nonchè in questo momento mi fa provare molta vergogna per la Campania e spero tanto che non venga letto da persone esterne, soprattutto dai vignaioli, ne sarei davvero dispiaciuta.
Durante questa difficile esperienza di note stonate ce ne sono state tantissime già nei mesi precendenti alla preparazione ma di fronte al successo evidente dell’evento, soprattutto grazie al livello altissimo dei laboratori e alla eccezionale assemblea dei produttori, credo che non si possa fare altro che ammettere che questo sia stato in Campania un evento che ha lasciato il segno. Io, che come produttrice di vini artigianali, frequento altri eventi molto importanti nel mondo del vino naturale, eventi che certo raggiungono un numero di ingressi molto più alto di questo, devo dire che il nostro con i laboratori e il coinvolgimento dei professionisti di varia provenienza chiamati, ha dato ai produttori la sensazione che avesse una marcia in più. Voglio citare i nomi dei relatori intervenuti ai laboratori: Giovanni Ascione, Luciano Pignataro, Mario Carrabs, Ugo Baldassarre, Raffaele Del Franco, Paolo De Cristofaro, Nicoletta Gargiulo, Fabio Cimmino, Gianpaolo Gravina, Antonio del Franco, Luciano di Meo e Pino Savoia.
Leggere ora un testo così aggressivo nei confronti di alcuni di loro mi può solo far pensare che questa è la solita storia del sud, che vergogna. Non solo, la prima parte che si riferisce ai vignaioli che abbiamo invitato a partecipare e si utilizza il termine “scarsezza” nei confronti dei loro prodotti, mi fa pensare all’ignoranza e alla maleducazione di chi scrive ed ancora provo vergogna.
Il gruppo di importatori americani, altri non era che un gruppo di turisti inglesi, magari averceli avuti degli importatori americani e pure giapponesi o nord europei, sono certa che le edizioni successive porteranno anche loro.
Riguardo al denaro pubblico, non ne abbiamo usufruito, la Regione ha pagato gli spazi del Mercatino Biologico a nome delle aziende presenti al piano terra e i vignaioli hanno pagato il loro spazio al piano superiore. Tu Giovanna speri che un evento del genere non abbia usufruito di finanziamenti ed io ti dico che se la Campania cominciasse a rendersi conto che sono questi gli eventi culturali che andrebbero finanziati potremmo mostrare le nostre bellezze e non solo la “monnezza”.
Ora lo so che gli altri organizzatori potrebbero dire che la mia risposta non è quella formale che avrebbero voluto da me, ma sono sanguigna, sono irpina, sono viva, rispetto la natura e sono carica dell’entusiasmo e del calore che vignaioli e bevitori mi hanno trasmesso durante la due giorni di Parlano i Vignaioli.
Grazie all’AIS Campania con cui continueremo a collaborare per il futuro, colgo l’occasione per rivolgervi i complimenti che i vignaioli “estremisti” mi hanno esternato.
E poi grazie Luciano Pignataro per le conclusioni all’assemblea dei vignaioli perchè le tue sono state parole bellissime che mi hanno riempito il cuore di speranza.
Grazie a tutti per aver concesso lo sfogo ad un’organizzatrice poco formale come me. Pino, Antonio e Giusy con voi ci vediamo e sono pronta a subire eventuali critiche… ma rispondo però!!!