falanghina-felix-premio.jpgNata con l’obiettivo di promuovere la conoscenza delle specifiche peculiarità produttive del sistema vitivinicolo campano, oggi, alla sua ottava edizione, FALANGHINA FELIX è una Rassegna tra le più importanti per creare interazione tra i diversi operatori e per sviluppare opportunità e relazioni con i principali mercati. Il tema della Edizione 2009 di Falanghina Felix è stato il connubio tra vitivinicoltura e territorio. La ricchezza di un territorio a vocazione vinicola è il risultato combinato del suolo, dei vitigni, dei processi di vinificazione e di tutte le conoscenze e tradizioni a cui il vino è accompagnato.Nel Chiostro di S. Francesco è stata allestita l’ENOTECA DELLA FALANGHINA, dove i vini falanghina prodotti in varie zone della Campania sono stati esposti per essere degustati dagli eno-appassionati. Molte degustazioni guidate organizzate dai sommelier della FISAR – delegazione autonoma di Benevento, sono state realizzate nella Sala Consiliare di Palazzo di S. Francesco, e non sono state riservate esclusivamente ai professionisti del settore, ma aperte al pubblico, previa prenotazione, per permettere un maggiore avvicinamento ed un consumo responsabile del vino falanghina anche da parte dei non addetti al settore. Organizzato nella mattinata di domenica 4 il convegno “Politiche di sviluppo del settore enologico” si è svolto nella Sala Consiliare del Palazzo S.Francesco.
In contemporanea si sono riunite le commissioni di assaggio, formate da Sommelier FISAR, Sommelier AIS e giornalisti enogastronomi che hanno scelto la migliore falanghina della Campania. Tra le migliori falanghine di ben 41 produttori campani presenti alla competizione, l’ambito premio è stato assegnato al vino
Vàndari Falanghina Sannio doc 2008
prodotto dall’Antica Masseria Venditti di Castelvenere (BN), con la seguente motivazione
“per la capacità di raccontare i valori del territorio attraverso colori, profumi, sapori unici ed inconfondibili e di gratificare il palato con sensazioni indimenticabili”.
L’Antica Masseria Venditti ha sempre coltivato i propri vitigni, vinificato le proprie uve e affinato i propri vini, con amore, con passione.
E con i tempi che mutavano, ha saputo adeguarvisi, unendo alla “umanità” dell’antica metodica la “razionalità” della moderna tecnologia.
Il metodo di produzione che già la prima edizione della guida Gambero Rosso ’88 definiva “biologico”, ha consentito di ottenere un prodotto naturale, al fine di raffinare ed impreziosire la nettarea bevanda di Bacco per renderla desiderabile e competitiva sia per la qualità che per l’immagine.
L’Antica Masseria Venditti prende il nome dalla residenza di famiglia del 1595. Probabilmente costruita sulle fondamenta di un convento di monaci benedettini dediti alla produzione di derrate alimentari per approvvigionare le abbazie del territorio. La maggiore produzione era riservata al vino, bene prezioso ed indispensabile.
Si trovano citazioni sulla masseria dalle pagine di un diario del territorio del 9 ottobre 1860.
Il centro aziendale dell’Antica Masseria Venditti ha una nuova struttura, nata da un’attenta idea di Nicola e finalmente realizzata. In questo luogo tutto è incentrato sul vino, sulla storia e sulla cultura, e la sua denominazione è “isola di cultura del vino”. Tutti gli spazi sono stati pensati anche per accogliere gli enoturisti. La cantina è affiancata da un vigneto didattico, dove sono reimpiantate 20 varietà di vitigni autoctoni.
Si organizzano visite guidate che danno la possibilità di percorrere tutta la filiera produttiva. Nella sala degustazione è gelosamente custodito un torchio maestoso della fine del ’500, denominato “torchio di Plinio”. Fanno da cornice le originali opere artistiche di Lorenza, moglie di Nicola, magnificamente utilizzate per la grafica aziendale.
Il Vàndari Falanghina è ottenuto esclusivamente da uve falanghina in coltivazione biologica certificata. Prende il nome dall’antico contado che ha dato le origini a Castelvenere e luogo natio di San Barbato.
Si presenta colore giallo paglierino, di buona fluidità. I profumi sono fragranti, floreali e fruttati. Si ravvisano mela e fiori bianchi. Al gusto è secco, di buona acidità, di notevole intensità e molto persistente. Si abbina ad antipasti di mare, grigliate di pesce, fritture all’italiana e formaggi a pasta molle, servito tra gli 8 e 10 gradi.
Quest’anno il Vàndari falanghina 2008 è stato già premiato in Campidoglio il 6 luglio scorso con ben due premi, una Medaglia d’argento alla Selezione del Sindaco ed un’altra Medaglia d’argento al Premio Biodivino, riservato esclusivamente ai vini biologici.
Tre premi, bellissimi, in pochi mesi che hanno consentito all’azienda di Nicola Venditti di continuare ad essere annoverato tra le migliori aziende produttrici di vini di alta qualità.