Di Franco Di Mezza*
Non sono un regista o uno scenografo ma alla partenza per la vendemmia di asprinio ad alberate un poco attore mi sentivo. Nonostante qualche piccola difficoltà viaria per raggiungere il luogo, appena arrivato ho dovuto convenire che le anticipazioni della radio eno-ampelografica ( Francesco Martusciello) erano veritiere . Tutto era esattamente “ come doveva essere “: una splendida famiglia ( la famiglia Zaccaria, ndr) a riceverci , i signori Martusciello pronti a illustrarci il tutto , qualche tavolo ammiccante con tovaglie piegate ( ma non per molto ) e infine loro : le alberate. Per usare eufemismi vari si sono sentite voci tipo : caspita ,mamma mia , per la miseria ….come sono alte. Tutti abbiamo quindi immediatamente compreso che in quel film avremmo potuto fare solo le comparse e il colpo di grazia lo abbiamo avuto allorchè in cima alle scale di 10-15 metri abbiamo intravisto delle figure umane ( quattro, come quelli per essere in tema , dell’Ave Maria ) e il figlio del proprietario che spostava le scale con perizia circense. Ma, uno sguardo a Francesco che sulla stessa frequenza rispondeva a ogni genere di domande, mi ha fatto capire che lui sapeva che quella giornata non ci avrebbe visti vendemmiatori ma nuovi innamorati di un mondo unico , un mondo che lui prova con forza a tenere in vita. E così , tra saliscendi degli alpini dell’uva ( nella zona ne sono rimasti non più di dieci ) e considerazioni storiche riguardanti Etruschi , Greci e Francesi il sole si è posizionato in modo tale da dichiararsi esattamente a sud e noi presi dalla parte abbiamo volto uno sguardo dignitosamente disinvolto alla tavola e a una incredibile tinozza riempita di ghiaccio ( e bottiglie ). In pochi minuti la migliore tradizione contadina si è proposta con pizze , latticini , salami e altro. I vini della “ Cantina Grotta del Sole” hanno accompagnato in felice connubio enogastronomico il pasto presentandosi in splendidi calici e a temperature didattiche. Insomma un momento di comunicazione vivacizzato ancor di più dalla più piccola presente e appena offuscato da un velo di malinconia che traspariva dagli occhi del nonno : lui a quel mondo è abituato , lo ha fatto suo per amore e teme che possa tramontare tra qualche generazione. Intanto ci ha fatto il regalo di quella cultura e in più di una sensazione : di esserne comunque depositari e, seppure nel nostro piccolo, di trasmetterla in ogni modo …….anche con solo queste poche righe.
Grande successo per la Vendemmia dell’Asprinio…il 23 Settembre con la pubblicazione delle foto (qui) abbiamo sfiorato i 1200 visitatori unici(!)…ormai come ci segnala Guido Fusco,il nostro progettista web, urge restyling e rimodulazione della piattaforma. Stay tuned! E’ inutile dire che festeggeremo la rinnovata veste grafica del nostro blog con un bicchiere di spumeggiante Asprinio!(T.L.)
*Relatore Ais Campania
foto di Gianni Lamberti www.picasaweb.google.it/fotolamberti
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