ASSOCIAZIONE ITALIANA SOMMELIERS Delegazioni di Caserta e Napoli

“Vendemmiando in alta quota… l’ Asprinio”

23 Settembre

L’appuntamento è per le 9.30:

nei pressi del Punto Blu subito dopo la barriera Astroni (dir.Pozzuoli)

 della Tangenziale di Napoli per poi proseguire tutti assieme.

Si raccomanda la puntualità

Posti limitati. Prenotazione obbligatoria ed impegnativa

Info e Prenotazioni: info@aiscampania.it 0823.345188 ore ufficio

Abbiamo letto di contadini “equilibristi” che danzano a venti metri d’altezza saltellando con maestria sui pioli di scale strette e lunghe… L’Asprinio maritato ai pioppi sale fino a sfiorare l’azzurro del cielo: “la Passata” dei vendemmiatori è un festoso rito collettivo al quale finalmente possiamo partecipare, in presa diretta, grazie alla disponibilità dell’azienda Grotta del Sole che orgogliosamente continua a difendere un patrimonio unico che appartiene di diritto a tutti noi campani. Chi vorrà potrà sfidare le vertigini e cimentarsi (a suo rischio e pericolo…) nella vendemmia per poi ristorarsi, assieme a tutti i partecipanti (anche quelli meno coraggiosi…) dalle fatiche agresti con una genuina colazione contadina, rigorosamente open air, all’ombra dei filari. Purtroppo per ragioni tecniche legate alle operazioni di vendemmia i posti sono limitati…Affrettatevi e armatevi di scarpe comode e di tanto spirito di adattamento..!

Marco Ricciardi

Tommaso Luongo

Delegati Ais Caserta e Napoli

Difficile trovare un vino che può vantare così numerose dotte citazioni…da Sante Lancerio, il bottigliere di Paolo III, fino a Luigi Veronelli e Mario Soldati…la lista può continuare all’infinito: tutti hanno scritto pagine celebri dedicati all’Asprinio ma vi lasciamo con un brano tratto da, O.P. il vero Bevitore (1959) di Paolo Monelli, Ed.Longanesi & C.

“…L’Asprinio, era ancora piena estate, me lo andavo a bere come aperitivo sulla fine del pomeriggio in certi antri ombrosi lungo la Riviera di Chiaia; fresco di grotta, acidulo, pallidissimo, fra il color paglia e verdolino; costava allora una lira e venti il litro, e dato il suo lievissimo grado ne bevvi con una pizza gloriosa che mi feci servire ad una vecchia osteria subito fuori Porta Capuana, nel cortile ombreggiato dal torrione fosco e da un negro alianto…”