A Sondrio è scoppiata la guerra del vino. E’ rottura, e nemmeno troppo soft, tra la delegazione di Sondrio dell’Ais, l’Associazione italiana sommelier, e il Comune di Sondrio. Motivo del contendere, la quota d’affitto richiesta per il corso di primo livello al centro Le Volte, meglio conosciuto come Museo del Vino. Natale Contini (nella foto), delegato locale Ais, ha provveduto a rispedire al mittente – leggi direttore generale del Comune, Sergio Spolini – la richiesta (2700 euro, 180 a lezione) per l’utilizzo delle sale. «Una cifra spropositata, che non sta né in cielo né in terra – commenta lo stesso Contini, furibondo -. Quota che non si paga in nessun’altra zona d’Italia e per location più prestigiose. Se questa è la politica dell’amministrazione, sapete che vi dico? Che il Museo del Vino rimarrà vuoto, e a lungo».Contini sbatte la porta e subito – fortuna sua – se ne fa aprire un’altra. «Meno male che esiste ancora qualcuno sensibile – spiega – è il caso di Gianpaolo Fumagalli, patron del Grand Hotel della Posta che con meno della metà ci permette di fare il corso, garantendoci sala, tovaglie, acqua, assaggi, bicchieri e pulizie. Non come gli altri che ci davano le chiavi, e via andare. Meglio, via andare mica tanto, visto che Spolini ci ha persino chiesto il pagamento anticipato. Probabilmente non si fidava…». Viste le tariffe…quasi quasi ci trasferiamo a Sondrio. E poi dicono le gabbie salariali…(T.L.)
Fonte: La Provincia di Sondrio.it
Foto by Luca Gianatti
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