Si lo so…siamo su un blog che parla di vino (…o almeno ci prova) ma si chiama pur sempre Ais Napoli e dopo aver letto delle performance canore (qui il video da You Tube) in cui si esibisce, tra una birra e l’altra, Matteo Salvini (nella foto), illustre Membro del Parlamento Italiano ed europarlamentare, ci sentiamo anche noi chiamati in causa…Dopo il Celodurismo, Roma Ladrona e la mitica bolla con l’acqua del sacro Dio Po, pare che l’ultima moda a Pontida, tradizionale happening lumbard, sia il becero e rozzo coro da stadio, quello dal refrain ironico e nient’affatto razzista: «senti che puzza, scappano anche i cani. Sono arrivati i napoletani…Son colerosi e terremotati…Con il sapone non si sono mai lavati…Napoli m***a etc, etc». Sul coro che, a quanto sembra, ogni buon padano debba saper intonare per passare in allegria le afose serate estive in nome della notoria superiorità della razza celtica sarebbe bello poter sentire il commento del Presidente della Repubblica Italiana Giorgio Napolitano, nato a Napoli, e del Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, milanese doc, che ha dichiarato recentemente di essere un Napoletano nato al Nord. Aspettiamo fiduciosi…l’onorevole(!) Salvini si riferirà anche a loro…Mah? Scusate la divagazione e torniamo a parlare di vino…(T.L.)
Caro Tommaso, mi sia permessa una parentesi:
Alla luce della nostra incapacità di essere “cittadini”, questo orgoglio napoletano è veramente vomitevole, con la speranza che poi il mio vomito inondi il Salvini, giusto per lenire il mio disagio!!!
@Guido
non è una mera questione di “Napoli Pride”…è una constatazione del livello di imbarbarimento dello scenario politico italiano ormai uso a linguaggi e a riti di bassa lega…ben vengano poi ogni forma di autocritica seria e consapevole sulla nostra incapacità di essere cittadini, ma questa è un’altra storia!
Beh, allora questo blog dovrebbe postare ogni minuto una denucnia in tal senso.
L’attegiamento di Salvini e ciò che ne è scaturito denuncia ben altro:
1. Le istituzioni ormai sono alla mercè di nani e ballerine (parlo sia di rapprensentanti che di manifestanti);
2. e un orgoglio che si manifesta solo in queste circostanze.
…e tutto questo a me non piace.
Sentire un “esimio” rappresentante delle istituzioni (mala tempora currunt..!) che pubblicamente si diverte ad offendere i membri di una comunità a me continua a farmi un certo effetto!
P.s: personalmente e non solo pubblicamente continuo ad essere orgoglioso o a vergognarmi della mia città, se del caso, cercando per quanto mi è possibile di essere obbiettivo…