di Luca Massimo Bolondi
a inizio, trafficato, di giornata
sul corso che da oriente va in stazione
con mezzi vari, ma una direzione
vengono in molti nell’hotel Ramada
napoletani e gente forestiera
per incontrare esperti e produttori
d’enoica razza, qui giunti da fuori
riuniti sotto un’unica bandiera.
L’insegna d’Heres offre in un sol posto
la rara eppur tangibile occasione
di unir terre lontane, d’elezione
per vini di buon rango e giusto costo.
Champagne, Sicilia, Friuli e Piemonte,
si possono gustare in un sol coppo,
Bourgogne e supertuscan mai son troppo
né lo son Riesling con Castel del Monte.
Scrittori, enotecari e appassionati
fan spola fra terrazza e seminari,
l’una per degustare i vini rari,
l’altra per confrontar saperi e dati.
Al tutto fa cornice primavera
che a Napoli si mostra già inoltrata,
vicina più all’estate, già accaldata,
rovente si presenta l’atmosfera:
non bastano ghiacciai ridotti in grani
né fiumi azzurri d’acqua minerale
per vincere una sete che è ancestrale
di vini e riti cari assai agli umani.
È questo lo scenario delle sale
e della parte al pubblico allestita
mostra il sorriso e l’aria divertita,
volto disteso, attento e conviviale.
Ma due sono le facce, i volti, i visi
di questa grande manifestazione,
l’un rilassato, l’altro più in tensione
anche se entrambi mostrano sorrisi.
Come la statua d’Hermes che è bifronte,
richiede un occhio a entrambi i lati attento,
così vi è chi conduce questo evento
dall’altra parte dell’amato fronte.
Cambiando a rovesciata prospettiva
s’apre, nuova e inattesa, una visione
del lato umano d’organizzazione
che fa di un mero evento cosa viva.
Lo sguardo scopre un mondo già nascosto
dal pieno sole a luce artificiale,
ma non pensare che questo sia male
e il primo lato buono ad ogni costo!
Chi fa del sommeliere l’esperienza
sa che il sudore sposa l’entusiasmo,
che senza la conquista non vi è orgasmo,
che molto puoi imparar dall’emergenza:
se il bianco è caldo e il rosso ancor non viene,
se c’è un solo campione, e sa di tappo,
se manca ognor qualcosa, fai uno strappo,
ché i risultati valgono le pene!
Ecco perché del viso l’altro lato
mostra un sorriso non di circostanza
ma di sostanza, d’ansia e previdenza
dicendosi che il peggio è già passato…
Ecco perché in chiusura di ogni evento
vedrai dapprima andar via gli invitati,
quindi i convivi, e infine gli impegnati,
perché nel fondo è il dolce del momento.
Si chiude l’arco torrido del giorno
ai vini e ai vignaioli dedicato,
sul concitato affanno, tutt’intorno
della città più strana del creato
che unisce caos e amore in convivenza,
miserie e gloria fuse in un essenza,
luoghi di cui giammai potrai far senza…
tornerai a casa, ma sarai segnato.
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