La Campania dei supervini chiama a raccolta i wine lover di Vinitaly. Domani nella sala degustazione del padiglione Campania (Area B) riflettori puntati sui “SuperCampani”, quei vini dal carattere non comune, vini di nicchia, nati dalla passione di produttori lungimiranti, dalla sapienza di enologi coraggiosi ed ostinati, vini che con la loro personalità hanno saputo rimbalzare la Campania sulla scena internazionale.
Due le degustazioni guidate da Helmut Kocher, presidente di Merano Wine Festival e dalla giornalista Monica Kellermann. Alle 11 focus sui
bianchi con i vini Furore Bianco Fiorduva Costa d’Amalfi, Fiano di Avellino Cupo di Pietracupa e Greco di Tufo Terre degli Angeli 07
Terredora. Alle 12 l’attenzione si sposta sui grandi rossi della regione con il Taurasi Vigna Quintodecimo di Luigi Moio, il Montevetrano di Silvia Imparato, il Terra di Lavoro Galardi e il Bue Apis delle Cantine del Taburno.
“I supercampani? Sono quei vini di pregio, quelle bottiglie che si distinguono non solo per quello che portano dentro – spiega Luigi Moio, ordinario di Enologia alla Federico II -. Sono vini che lasciano il segno, vini che emozionano, che hanno il coraggio di sfidare il mercato sul terreno difficilissimo dell’eccellenza globale. Naturalmente in Campania questi vini possono anche svelare al massimo la straordinaria originalità dei nostri
vitigni storici”.
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