NASCE LA “SCUOLA” DI POTATURA D’ITALIA: L’IDEA E’ DEGLI AGRONOMI, SIMONIT E SIRCH, PER INSEGNARE AI VITICOLTORI A PREVENIRE LE MALATTIE E ALLUNGARE IL CICLO DELLA VITE
Marco Simonit e Pierpaolo Sirch sono due agronomi “preparatori d’uva”: hanno recuperato un antico sistema di potature, che previene le malattie del legno e allunga il ciclo di vita della vite, applicandolo alla viticoltura moderna. L’approccio è individuale, fatto di interventi mirati pianta per pianta, con potature sul legno giovane e con il risultato di rendere produttivo un vigneto per almeno 50 anni. Le cause delle devastanti infezioni delle viti, come il mal d’esca e l’eutipiosi, sono da ricercare infatti nelle potature errate, indotte dal fenomeno della meccanizzazione agricola.Dopo una sperimentazione durata 20 anni, dal 2005 i due agronomi friulani hanno cominciato a divulgare il metodo della potatura “soffice” in importanti aziende vitivinicole nazionali: Gaja a Barbaresco, Ferrari E San Leonardo in Trentino, Bellavista in Franciacorta, Biondi Santi a Montalcino sono alcuni dei grandi nomi del vino italiano ad aver introdotto il loro sistema di gestione dei vigneti.Il progetto di Simonit e Sirch di restituire longevità alla vite adesso fa un ulteriore passo avanti con la nascita della prima “scuola di potatura” d’Italia, che sarà inaugurata in febbraio nel cuore del Chianti Classico, a Castelnuovo Berardenga (Siena), nel centro studi Enzo Morganti, ed a Pollenzo, nell’Università degli Studi di Scienze Gastronomiche. L’obiettivo è di recuperare l’antico mestiere del potatore, che come un chirurgo decide il destino della vite con interventi il più possibile rispettosi della salute della pianta.Dalle sperimentazioni dei due agronomi friulani, condotte a partire dal 1988, è emerso che il segreto della longevità della vite dipende in particolare da una potatura corretta, che non provochi ferite sulle porzioni vitali della pianta. Il sistema di coltivazione ad alberello, ad esempio, tipico dell’area mediterranea è particolarmente longevo grazie a potature sul legno giovane, fino ai 2 anni di età.”Con il taglio sui rami giovani la pianta si cicatrizza bene, resistendo meglio alle malattie e conservando la salute della vite. Al contrario il taglio sul legno vecchio, dai 3 anni di vita in su, lascia – precisa Marco Simonit – una piaga che compromette la vascolarizzazione della pianta favorendo inoltre un più probabile ingresso dei funghi responsabili delle malattie del legno. La maggiore difficoltà delle nostre ricerche è stata quella di trasferire le vecchie tecniche di taglio nella moderna viticoltura, rappresentata in particolare dai più intensivi sistemi di coltivazione a spalliera, come il guyot e il cordone speronato”.La scuola di potatura: il primo corso è in programma a Castelnuovo Berardenga, dal 3 al 5 febbraio, ma subito dopo è il turno di Pollenzo, dal 19 al 21 febbraio; il corso si articola in due fasi: 20 ore in inverno, che iniziano con la parte teorica tenuta dal professor Attilio Scienza e da Marco Simonit, per proseguire con la parte pratica in vigna per gli interventi sul legno in fase di potatura; altre 8 ore in primavera, per la gestione del verde.
Per saperne di più: Winenews
Buongiorno, vorrei conoscere il costo del corso
vorrei sapere se li fatte solo in continente,o anche in sardegna