Di Michela Guadagno
Domenica 14 dicembre, una qualsiasi domenica di inverno a girare per mercatini di Natale, oggi mi sento così invisibile! Chiamo Betty Marasco, che vuole venire con me a Cava dei Tirreni, si inaugura Ri-ciclo, mostra fotografica di Ico Gasparri sul tema della differenziazione dei rifiuti, abbinata a Ri-sorso, degustazione dei vini dell’azienda Terre delle Ginestre, Lentisco e Promessa. Partiamo sotto una pioggia battente, arriviamo in perfetto orario per assistere al taglio del nastro alla presenza delle istituzioni locali. L’autore delle foto ci guida nel percorso delle immagini, non sapevo ed ora lo so che esiste la differenziazione finanche del colore delle bottiglie di plastica, attraverso lettori sofisticati che distinguono il verde dall’azzurro e dal bianco trasparente, e che uno dei problemi è la commistione del vetro e della ceramica, basta il manico di una tazzina da caffè per inficiare la raccolta del vetro. Bellissima la stampa su una lastra anitiscivolo di metallo che riproduce una lattina di coca cola, per esempio, nel mucchio dei rifiuti d’alluminio, oppure una foto dai colori “madreperlacei” che a me ricorda un’ostrica, poi mi spiegano che il titolo è “Medusa”: una bottiglia di acqua minerale che si sta decomponendo, tutte le sfumature dall’azzurrino al bianco. Oppure i cumuli di legno “sbriciolato” e in primo piano una sedia integra, dà l’efffetto del “nulla si crea, nulla si distrugge”, e l’ammasso delle bottiglie di vetro, una volta smaltite ritorneranno vetro per farne nuove bottiglie, illustrativo e istruttivo, davvero interessante. Ma veniamo al motivo che ci ha portato qui, la degustazione di Lentisco 2006, Igt Lazio da bellone, e di Promessa 2006, Igt Lazio passito da moscato di Terracina. Maurizio Paolillo, che ha organizzato l’evento Ri-sorso, introduce Maurizio De Simone, l’enologo che si è dedicato alla rivalutazione di queste uve poco diffuse. Il bellone è un antico vitigno laziale, Plinio nella Naturalis Historia ne parla chiamandolo “tutto sugo e mosto”, ha buona acidità; qui nel vino di Terre delle Ginestre, coltivato tra Cori e Formia, in provincia di Latina, viene fermentato e conservato in botti di castagno, legno ossidativo che viene usato per ammorbidire le durezze del vino, restituendo un prodotto dai sentori mandorlati e tostati, con un’intensa nota fumè, di gran corpo. Il Moscato di Terracina, coltivato a piede franco da vigne di 60 anni, ha avuto, insieme all’appasimento, anche l’attacco di Botrytis Cinerea, e una sosta su fecce fini, restituendo un vino dalle caratteristiche particolari, aromi di cannella e lunga persistenza gustativa. Ugo Baldassarre lancia l’idea di andare a conoscere questa azienda più da vicino, con una visita in primavera, chi vuole venire?E più tardi c’è a Giffoni Valle Piana la manifestazione Divino Natale organizzata dalla delegazione Ais di Salerno, iniziativa a scopo benefico per non dimenticare, a Natale e non solo, che c’è chi ha veramente bisogno di aiuto, in collaborazione con l’Associazione Giffoni in Fiera. Quando arriviamo intorno alle 22 la tombolata di beneficenza nella bella chiesa trecentesca del Convento di San Francesco è terminata, ma per i banchi d’assaggio dei vini selezionati per la degustazione siamo ancora in tempo. Nevio Toti propone i vini dell’azienda agricola Tommasone di Ischia, Biancolella 2007, Terradei 2007 da classico uvaggio di biancolella e forastera, e Pithecusa 2006 da biancolella e fiano, molto interessante nei sentori di mela. Al banco di fianco è proposto Rasott 2006 prodotto dalla famiglia Boccella, da aglianico dei Campi Taurasini, per curiosa coincidenza proprio la mattina ne avevo letto l’esauriente scheda sul sito di Luciano Pignataro, e in anteprima assaggiamo il Taurasi 2005 non ancora in commercio. Continuando negli assaggi mi fermo a parlare con i titolari dell’azienda Lunarossa, produttori di Combination 2005 da Aglianico e Merlot, e di Costacielo 2007, versione rosso da un blend di aglianico e cabernet, e bianco da fiano e falanghina. Prima di andare a cena con Vittorio Guerrazzi e Amber, i saluti con Peppe Presutto, Cristian Vicinanza e Giampaolo Cocina, e i miei più cari auguri, che sia un buon Natale per tutti!
Non sappiamo (o almeno io non sapevo) un sacco di cose sulla differenziata…
Non nascondo mie grandi perplessità.
Ho letto che si dovrebbero togliere perfino le etichette dalle bottiglie di vetro e che nella plastica NON si posso conferire piatti, bicchieri e posate di plastica…
Mi limito a citare solo questi due esempi che mi hanno davvero spiazzato…
http://www.consorziomedionovarese.it/Home.asp
esistono addirittura comuni limitrofi (caso Portici – Ercolano) in cui da una parte i bicchierini di plastica sono ufficialmente “Plastica” e dall’altra sono “Indifferenziata” e questo solo per fare un esempio… è imbarazzante soprattuto questo disallineamento
[…] https://www.aisnapoli.it/2008/12/21/divino-natale-natale-di-vino/ […]