Nell’ambito del ciclo di conferenze “Come alla Corte di Federico II, ovvero parlando e riparlando di scienza” il professor Luigi Moio con la lectio magistralis “Il vino sotto il naso:molecole e percezione. Università degli Studi Federico II via Partenope 23 Aprile ore 20.30. Un’iniziativa culturale di grande respiro ideata per parlar di scienza coniugando il rigore scientifico e la semplicità del linguaggio comune. Un programma ricco e multidisciplinare che il Magnifico Rettore Guido Trombetti presenta così:”L’iniziativa è nata chiacchierando del più e del meno con alcuni colleghi ragionando sul fatto che in città non si parla molto di scienza. Non vi sono luoghi a ciò deputati.Manca un appuntamento stabile riservato a chi voglia sentir parlare (o meglio raccontare) di eventi scientifici.Poche le occasioni per un cittadino di comprendere, ad esempio, perché egli riesce a parlare e ad ascoltare con il suo cellulare.In base a quali fenomeni. In altri termini abbiamo pensato alle persone curiose cioè “desiderose di conoscere, di sapere, di vedere, di sentire per istruzione ed amore della verità” (Dizionario Enciclopedico Italiano).E ci siamo domandati: manca l’offerta o la domanda? Si può uscire dai laboratori e proporre temi scientifici a un largo pubblico?O la scienza che nasce nei laboratori ne può uscire solo in occasione dei convegni di esperti? […] Ci siamo anche chiesti se di ciò si può occupare un Ateneo prestigioso che ha sulle spalle ‘800 anni di storia e di scoperte.Non abbiamo avuto alcun dubbio.
Anche perché in realtà la nostra intenzione non è quella di fare propriamente divulgazione scientifica, come già si fa in televisione e su qualche rivista.L’idea è proporre temi accattivanti per un pubblico ampio. Svilupparli con metodo scientifico, ricorrere a studiosi di fama che abbiano la capacità di descrivere l’argomento usando il linguaggio corrente: diciamolo chiaramente, facendo capire senza annoiare. Ciò che vogliamo è sviluppare un tema “argomentando e investigando” (cito Galileo) in modo che chi ascolta vi si possa addentrare con l’aiuto di uno scienziato. Argomentare e investigare è il senso profondo del lavoro dello scienziato. Il resto è tecnica, è padronanza degli strumenti, è mestiere. Questo sì, può restare nel chiuso dei laboratori. E speriamo che la nostra iniziativa diventi un appuntamento cittadino.
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