Di Angelo Di Costanzo
Eccomi, scusate il ritardo ma al rientro da Valdobbiadene il mio povero computer ha fatto tilt, avrà talmente sentito la mia assenza da stridergli il cuore, da fargli saltare l’hard disk pertanto in attesa di un nuovo degno compagno informatico vi scrivo da un mobile di un parente vicino di casa. L’esperienza di questa finale nazionale di Charme Sommelier 2008 rimarrà comunque ben impressa, innanzitutto per la risonanza mediatica che l’evento ha avuto, più grande di quanto sembrerebbe (provate a cliccare su google “Charme Sommelier” e vedrete voi stessi, nda) ma soprattutto per il luoghi che ho veduto, dei quali vi renderò cronaca a breve e per le persone eccezionali che ho incontrato e che ci hanno accompagnato con molta stima e comprensione (penso a Silvia Minnoccheri ed Elisa Villanova della Bisol, instancabili) oltre ai colleghi ed amici sommeliers che da tutta italia hanno accettato questo confronto con lo stesso entusiasmo con il quale si scopre un gioco nuovo che piace da morire; In tutto 20, giovani di tutta l’Italia e di diversa esperienza professionale, chi insegnante, chi giornalista sommelier, chi ristoratore e chi chef Sommelier in questo o quello stellato Michelin, ma tutti alla pari partiti da lontano e con una gran voglia di confrontarsi. Alle nostre tavole altrettanti professionisti di rango, produttori, chefs affermati, giornalisti specialisti del settore enogastronomico ed esperti gourmet che avevano il compito di tenerci sempre impegnati nel dibattito e nel servizio, a tratti molto serrato, e per qualcuno molto impegnativo avendo beccato quelli più esigenti. Lo scenario del Relais Duca di Dolle è bellissimo, contornato dal verde ovunque e da vigne ogniddove, la serata è fresca e la paura della pioggia incombente ci costringe ad operare sotto una tendostruttura montata per l’occasione sopra la piscina dove tutto intorno sono collocati i tavoli dei commensali e della giuria. Dopo la breve presentazione del gruppo di servizio agli ospiti è iniziata la cena, preparata per l’occasione dalle sapienti mani della Chef Paola Budel, già allieva di Marchesi all’Albereta e dello chef transalpino Michel Roux e che devo dire molto avvincente nelle elaborazioni e soprattutto di buon auspicio per la buona riuscita degli abbinamenti con i vini in carta. Sfilare lungo la passerella di cristallo posta al centro della piscina ha creato non pochi problemi di velocità al servizio ma del resto è filato tutto liscio e nel migliore dei modi, per la verità c’è stato chi tra gli avventori ha inaugurato maldestramente la serata con una spiacevole escursione in acqua, ma a parte il bagno settembrino al fresco delle colline del Prosecco, nulla di grave. Tra una portata e l’altra l’interrogazione dei concorrenti è stata mirata questa volta su domande un pò più tecniche che sembra aver visto quasi tutto all’altezza della situazione tranne qualcuno che tra una Maremma Bolgherese ed un bianco di Montalcino di troppo si sono lasciati andare in esternazioni a dir poco cotte dalla emozione. A me è stato chiesto di gestire un cliente che rimanda indietro una bottiglia di tappo (la stessa domanda capitò a Roma al “nostro” Gianni Aiuolo, nda) e credo, a sentire il fragore degli applausi di tutti di essere stato oltre che esaustivo nella risposta anche brillante nella risoluzione del problema. Il verdetto finale ci ha visti attenderlo tutti in fila di nuovo sulla passerella di cristallo, in trepida attesa e con non pochi brividi addosso e dopo la consegna del premio regionale alla delegazione regionale con maggiori candidati (La Sicilia, 6) si è passati
dalla Pentola alla Brace: il premio della Stampa è andata alla milanesissima “Signorina Guori” mentre i premi Charme Sommelier 2008 sono andati rispettivamenti al veronese Jgor Marini (94pt) per gli uomini ed alla rodigiana Elisa Dilavanzo (93pt) per le donne. Verona e Rovigo sull’altare quindi, il Veneto sugli scudi con un gran risultato visto la media dei partecipanti nazionali. A guardare successivamente la classifica, inviatami via mail dall’organizzazione è da apprezzare l’ottimo risultato tra gli uomini dell’amico e collega Rudy Rinaldi della Delegazione Abruzzo e Molise e la mia personale delusione per il modesto piazzamento tra le donne di Camilla Cosi, toscana, che davo sinceramente per vincente a mani basse, molto brava e che aRoma aveva vinto anche il premio della Stampa. Insomma i numeri parlano chiaro, mi dicono di essere arrivato quarto a 6 punti dal vincitore, mi sento pertanto di chiedere scusa a Lilly per non aver perso quei dieci chili che gli avevo promesso prima della finale, sarà stata una questione di peso?
Nella foto i vincitori Charme Sommelier 2008
Non era facile perchè il concorso è ancora troppo nord-centrico.
Mà sicuramente sei riuscito a far arrivare il messaggio che la campania c’è.
La qualità non manca, aldilà del piazzamento.
Auguri per il prossimo concorso Nazionale.
Peccato per la campania, eravamo 5 partecipanti e la sicilia ci ha superato di 1!
Pasquale.
Una bella esperienza, confermo. Chissà che il prossimo anno qualche “nostro” non si porti via il titolo. Il concorso è ben strutturato, può solo essere migliorato e si dice che l’anno prossimo avrà respiro internazionale.