Di Michela Guadagno
Castelvenere, 19 settembre. Vendemmia notturna all’azienda Antica Masseria Venditti di Nicola Venditti. La mia prima vendemmia, e la prima in notturna. Sono mesi che aspetto questo giorno, ma piove a dirotto, che si fa? Telefono a Nicola, è confermata? Certamente, cosa vuoi che siano quattro gocce rispetto alla volontà tenace di chi ha ben orchestrato e dettagliato il programma da tempo! Arrivo alla masseria nel tardo pomeriggio, fa freddo, i filari del vigneto didattico sono carichi di uva, un po’ di perplessità c’è per le condizioni atmosferiche, ma Nicola fuga ogni dubbio: è il suo compleanno, S. Gennaro ha fatto il miracolo, e la pioggia smetterà di cadere in serata, per la notte il tempo sarà sereno. Mi chiedo dove trova tanto ottimismo, ma devo credergli per forza: alle 2,30 mi affaccio alla finestra e splende la luna, il cielo è stellato, il vento ha asciugato le piante dall’acqua! Ottimo auspicio, ma penso che deve avere veramente un filo diretto con il Paradiso. L’appuntamento è alle 4,15 nella hall dell’hotel La Piana, un transfer ci porta assonnati all’azienda, ci aspetta la famiglia Venditti al completo per la “vestizione”: grembiulone nero, cappellino arancione e forbici in mano, si comincia. Un sorriso per la foto di gruppo, e via nella vigna illuminata a giorno da una piattaforma aerea sopra le nostre teste, nel buio della notte sembra un ufo. Si parte dalle uve bianche, sono 4 filari con 10 varietà autoctone, i grappoli sono attorcigliati ai tralci, è un lavoro di cesello tagliarli dalla pianta per poi riporli con delicatezza nel cestino in dotazione. Piano piano il mio si riempe, vado a svuotarlo e ritorno all’opera. Siamo in tanti, Nicola guida il gruppo (nella foto, qui sotto), e controlla il lavoro di chi è alle prime armi come me. Mi sto divertendo un mondo, si chiacchiera si scherza e si ride con Federica De Vizia, Vittorio Guerrazzi, Pasquale Carlo, Maurizio Paolillo, l’atmosfera di festa è contagiosa, il clima tra i filari che ci proteggono dal vento è tiepido, e sì che siamo tutti imbacuccati. Il carro si riempe, la raccolta del bianco è finita, andiamo in cantina alla diraspatrice. “Sgranella-diraspatrice” precisa Nicola, la macchina è in azione, un nastro trasportatore porta via i raspi appena separati, dai chicchi che vanno direttamente nella pressa. Il rito della vinificazione è iniziato, il profumo di uva si spande, vi assicuro che è inebriante. Nel frattempo il cielo sta schiarendo, è quasi l’alba, si passa alle uve rosse, i filari sono 6, anche qui con 10 varietà. I grappoli sono grossi e pesanti, ne raccolgo uno di dimensioni enormi, si riconoscono l’aglianico, la barbera del Sannio, il pallagrello, il casavecchia, vi dico che è un’emozione. Ormai il sole sta comparendo, la raccolta è terminata, torniamo di nuovo alla macchina per diraspare e sgranellare le uve, stavolta una pompa invia direttamente il mosto nel serbatoio. Nicola controlla che il mosto del bianco sia mantenuto alla bassa temperatura dovuta, ci mostra un bicchiere di succo d’uva, è torbido, ovviamente non ancora illimpidito. Nel serbatoio del rosso invece le vinacce galleggiano in superficie, il contatto con le bucce darà colore e tannino. L’abbiamo studiato, l’abbiamo sentito spiegare tante volte, ma vederlo dal vivo è qualcosa di entusiasmante, un “miracolo”! Sono le 7,20, Lorenza Venditti ci aspetta per la “colazione”: freselle, insalata di patate, formaggi, salumi, acciughe sott’olio, olive “infornate”, e…vino! Alle 9 sto crollando dal sonno, ci riportano in albergo e piombo sul letto come un masso. L’appuntamento è di nuovo alla Masseria Venditti per le 12. Ristorati e riposati vediamo le foto scattate da Andrea Venditti, e poi tutti a tavola! Il menu prevede zuppa di fagioli con bietole, pasta con funghi porcini, e con salsiccia, arista agli aromi, melanzane, ricottine al mosto cotto e torta di mele, innaffiati dai vini prodotti dall’azienda, Vandari, Bacalat, Barbetta e grappa di Barbetta. Se ci fosse una guida Michelin per la cucina delle mogli dei produttori di vino, Lorenza prenderebbe la stella sicuramente. Non c’è?, posso attribuirgliela io?, in fondo si tratta solo di aggiungere una vocale, la “stella Michelina” (tranquilli, non sto delirando…) se la merita, la pasta con i porcini è veramente ottima e abbinata al Bacalat 2007 è semplicemente armonica. Dopo pranzo che altro prevede l’organizzazione? Asta di beneficenza delle bottiglie prodotte dalla prima vendemmia notturna del vigneto didattico, quella del 2007. Sì, ma dove? Non ce lo svelano, e ci portano in montagna, località Leonessa, c’è una chiesetta ricavata nella roccia a forma di muso di leone, sembra davvero una leonessa, un “luogo magico” lo definisce Nicola. 30 bottiiglie numerate e messe all’asta tra i presenti, la numero 2 se l’aggiudica Serena Venditti e la numero 1 va a Stefano Giancotti. Il sole sta calando, ritorniamo in azienda e ci salutiamo, l’anno prossimo ritornerò a vendemmiare, è stata un’esperienza indimenticabile.
Foto: Nicola Venditti
Complimenti, che bello. Mi è dispiaciuto molto non esserci. Ma un matrimonio nel segno del vino e dell’Ais me lo ha impedito (molto emozionante). Ho potuto solo fare gli auguri (gli in bocca al lupo) al telefono. Ancora una volta Michela va! Brava! m.
Comunicato Stampa del 22 settembre 2008fonte: ANTICA MASSERIA VENDITTI L’evento “raccolta e racconti di vino notturno” si è svolto la notte tra il 19 e 20 settembre presso l’Antica Masseria Venditti a Castelvenere in provincia di Benevento.La pioggia incessante del giorno 19 non ha fermato i volenterosi ed ansiosi invitati alla raccolta.Ospitati presso l’hotel La Piana di Amorosi, gli invitati sono stati svegliati alle ore 4,00 di mattina. Con il winebus sono stati accompagnati nel centro aziendale “isola di cultura del vino” dove il rito della “vestizione” ha preceduto l’accensione dei fari montati su una piattaforma aerea che ha magicamente illuminato il vigneto didattico.E’ stata raccolta per prima l’uva bianca di ben 10 vitigni autoctoni di 4 filari, dal numero 7 al numero 10.Sgranellata, pigiata e docilmente pressata, si è trasformata in succo di uva purissima, pronta per la fermentazione.Si è passati al rosso dal filare numero 1 al numero 6. Altri 10 vitigni. Subito dopo la sgranellatura e la pigiatura.Intanto l’alba arriva e trova i “vendemmiatori” pronti per la colazione contadina. Pane, pomodori, cipolle, patate, mortadella, alici, il tutto innaffiato dal vino di Venditti.Una sosta in hotel per un breve riposino, e subito a controllare la fermentazione del prezioso nettare appena raccolto.Nella sala convegni uno schermo ha fatto rivedere le bellissime foto che Andrea Venditti ha immortalato. Colori incredibili immersi nel buio della notte sono stati magicamente ripresi per testimoniare la grande gioia ed entusiamo dei “vendemmiatori”.Un pranzo contadino preparato da “donna Lorenza” ha accompagnato i vini, il Bacalat 2007, il Barbetta 2006, il mosto cotto, la grappa di Barbetta.Alle quattro del pomeriggio il gruppo è partito per quello che Nicola Venditti ha definito un “luogo magico”, “chiamata a raccolta” o più comunemente conosciuta come la Leonessa. Un costone di roccia di 35 metri somigliante una leonessa. Qui i rappresentanti del popolo, al suono della campana, si riunivano per Pubblico Parlamento.Qui i diavoli e le streghe, secondo la leggenda, ogni venerdi, si riunivano in assemblea i diavoli facendo sul piazzale una ridda terribile, visibile in molti luoghi, ed ogni sabato ivi tenevano conciliabolo le streghe.Qui sabato 20 settembre davanti la chiesetta rupestre di S. Angelo De Saxo si è svolta l’asta delle trenta bottiglie di vino della prima raccolta notturna del 16 settembre 2007 alle ore 5,00.Di questa prima raccolta sono state prodotte 300 bottiglie, 150 bottiglie di bianco e 150 bottiglie di rosso, con numerazione pari per i bianchi e dispari per i rossi.Le prime trenta bottiglie sono state oggetto dell’asta, mentre le restanti 270 saranno vendute ai migliori clienti dell’Antica Masseria Venditti. Una confezione speciale è stata preparata partendo dalle etichette dipinte a mano da “donna Lorenza” per le prime trenta, stampate di pregio le restanti. Messe in un astuccio di legno, un libricino racconta le emozioni dei partecipanti alla raccolta del 16 settembre 2007 delle ore 5,00. Emozioni e racconti speciali testimoniano un momento vendemmiale d’eccezione.L’asta ha avuto un battitore straordinario nella persona di Maurizio Paolillo, ed il tutto è stato verbalizzato dalla euforica Michela Guadagno. Sono state battute partendo da € 30, perchè sono trenta le bottiglie e 30 sono gli anni di imbottigliamento dell’Antica Masseria Venditti. Tutte aggiudicate le bottiglie, la numero due è stata aggiudicata a Serena Venditti, mentre la numero uno è stata aggiudicata a Stefano Giancotti del Veritas di Napoli.Il ricavato è stato devoluto interamente al Gruppo Donatori Fratres della provincia di Benevento, per un programma speciale per la donazione del sangue. Era presente all’asta il presidente provinciale dott. Antonio Romano.Le bottiglie aggiudicate sono state consegnate al ritorno in azienda.Una caloroso brindisi ed una torta gigantesca ha chiuso l’evento con un magico arrivederci
[…] https://www.aisnapoli.it/2008/09/22/venditti-e-miracoli/ […]
[…] https://www.aisnapoli.it/2008/09/22/venditti-e-miracoli/ ). Questa di ieri è stata la settima edizione della Raccolta e racconti di vino notturno, quella delle emozioni rivissute ancora con tante espressioni molteplici che significano casa. La casa di Lorenza e Nicola Venditti mi apre le braccia come ogni volta, fotografando dettagli cari e angoli vecchi e nuovi. Mi sono divertita a scattare quello che l’occhio vede e tiene a cuore, gli album delle vendemmie trascorse delle edizioni precedenti sono ricchi di passato e sono presenti nella mente, quest’anno è l’emozione il filo conduttore. Donna Lorenza è diventata agriturismo, cucina per arte e vino per passione è scritto sulla tabella, pittrice chef sul suo camice, e mi piace che sia lei il particolare stavolta, e i suoi piatti e la sua tavola. Perché di Antica Masseria Venditti ho parlato scritto e raccontato che ogni volta diventa complesso trovare espressioni e aggettivi per rinnovarmi, i vini, i premi, i racconti delle vendemmie notturne e dei tour quanti ne sono nell’archivio del mio computer! Lei è la mia amica gemella-astrale, nate lo stesso giorno di anni differenti e pure questo l’ho già scritto, come quella della “stella michelin(a)”, e dei suoi quadri e del suo tocco nel dipingere, e perciò non mi resta da fare per evitare ripetizioni scontate che lasciare spazio alla sua accoglienza, rivivere l’amicizia in una notte che rimarca il tempo, espressioni ed emozioni sincere e la gioia di dire siamo qui, giochiamo al gioco dell’uva sulla tavola e nel vigneto dei dieci filari autoctoni, la vendemmia di notte e gli odori di mosto fresco, la colazione contadina e i colori, il sonno che si abbatte al mattino, scrivere il pensiero che andrà nella fascetta delle bottiglie del prossimo anno, farci sentire che siamo di casa a casa Venditti, grazie per quanti sorrisi ancora e vendemmie e canti e brindisi e colazioni e notti e amicizie e affetto, grazie. […]