di Luca Massimo Bolondi
Mentre la brezza serale carezza la collina, disperde i calori residui del giorno e porta la fresca umidità dal mare vicino, i miei compagni di scienza e goduria chiudono i cancelli e scambiano gli ultimi saluti.Notte di sogno al Club Terme di Baia, in compagnia di duecentoamicieoltre. Iniziata prossima al tramonto, fervente di preparativi tra opere di fatica e acque termali, il segreto piacere del gioco di squadra. Chi ama la regia e la tecnica, di un evento ama il backstage che è il luogo e il tempo in cui si misura la prima abilità: l’organizzazione. Poi viene il servizio, lo svolgimento dell’evento. A Baia scorrono entrambi fluidi e piacevoli; il gruppo AIS è un motore rodato e preparato e questa è una passeggiata al chiaro di luna non una corsa rally…Passeggio tra i tavoli e il rinfresco, generoso di succulenze e fragranze in attesa di abbinamento. Da un mare di ghiaccio spuntano batterie di colli ingabbiati pronti allo sparo (uno sparo sommesso, non scordiamoci che siamo sommelier signori miei). Musica nell’aria, sorrisi e convivio, tacabanda!
Da una vasca ben ghiacciata salta un tappo: ottima annata!
Forza, amici, ognun si mesca e giù a bere finché riesca!
Forte ridono i palati, dalle bolle stimolati,
le papille cantan già per la grande varietà…
Tre Cartizze fan la gara per veder chi a bere impara
mentre Grotta ed I Borboni son l’Asprinio-brut più buoni,
Calatasi, col Di Sera, alcolizza l’atmosfera
SanGregorio, non più santo, dei suoi Dubl mena vanto
Ca’ del Bosco, ruscellante, fa la gola bullicante
tanti amici ed una coppa da riempire, ma mai troppa,
ColdiLuna di Bellenda spara il tappo oltre la tenda
dove si celava il Fusco e di Medici il Lambrusco.
Il Brachetto di Santero sfida il Coppo con Il Vero
mentre affascina divin De Concilis col Selim
scorre il Vino dei Poeti e rivela i suoi segreti
li sussurra nel bicchiere proprio mentre stai per bere;
tra le palme e la piscina che t’invita malandrina
maliziosa Passerina da gustar fino a mattina
vino scorre e fiotta a fiumi, sposa gusti con profumi
ci frastorna, ci vezzeggia, ci fa Re ma senza reggia
senza corte né donzelle, e per tetto abbiam le stelle…
l’indomani, a chiusa festa, resterà un bel mal di testa.
Amici miei, come sapete, questo è solo il sogno di una notte d’estate
di chi, colpito negli arti ma non nel cuore, con voi ha condiviso il desiderio.
Io non c’ero, ma se c’ero non dormivo!
Sei la via di mezzo tra un idiota ed un mito!
non so se sorridere o sfidarti a duello (letterario, s’intende)… che ne dici di tutt’e due?
per chi offende, anche a metà,
celando la propria identità
la collocazione sulla retta
…è un po’ più netta!
concordo con l’intervento di Franco…