La notizia che l’olandese Wim Hof si è crogiuolato per ben un’ora e dodici minuti completamente immerso nei cubetti in un affollata strada di Manhattan battendo, tralaltro, il suo stesso record mi dà l’opportunità di approfondire scientificamente, grazie alla nostra preziosa “consulente” Stefania Comes, come la tradizionale miscela di cubetti di ghiaccio, acqua e sale raffredda una bottiglia posta nel secchiello…
“Un sistema semplice per raffreddare rapidamente delle bottiglie di vino consiste nell’utilizzo di una miscela crioscopica preparata a partire da H2O allo stato solido (ghiaccio), H2O allo stato liquido (che per semplicità indicheremo in seguito solo con la formula H2O) e il comune sale da cucina NaCl (cloruro di sodio).Ponendo del ghiaccio tritato in un opportuno contenitore e aggiungendo poca H2O, in modo da aumentre la superfice di contatto con le bottiglie da raffredare, si ottiene una miscela iniziale bifasica (solido/liquido) alla temperatura di equilibrio di 0°C. Se aggiungiamo a questa miscela circa 33g di NaCl per ogni 100g di ghiaccio si otterrà un abbassamento della temperatura della miscela di circa -20°C.
Come si spiega la formazione di questa miscela crioscopica?
Il principio chimico-fisico su cui si basa questo raffreddamento è dovuto al fatto che si forma un nuovo sistema, costituito da due fasi solide (il ghiaccio e il sale) ed una liquida (la soluzione H2O + NaCl), che possono coesistere solamente in un punto di equilibrio detto punto eutettico, che corrisponde a – 21,3 °C a pressione atmosferica. Per raggiungere questo equilibrio il ghiaccio deve fondere e il cloruro di sodio passa in soluzione acquosa. Questo processo richiede assorbimento di calore dall’ambiente esterno, con conseguente effetto refrigerante. ” Per la precisione….(T.L.)
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