ASSOCIAZIONE SOMMELIER CAMPANIA
Sabato 1 e domenica 2 dicembre 2007 ritorna Anteprima Taurasi, evento di presentazione agli operatori specializzati della nuova annata del più importante dei vini rossi irpini, il Taurasi Docg. Giunta alla sua sesta edizione, la manifestazione è organizzata dal Consorzio di tutela Vini d’Irpinia ed è promossa da Regione Campania – Assessorato all’Agricoltura e Attività Produttive, Provincia di Avellino, Comunità Montana Terminio Cervialto, Camera di Commercio di Avellino, Comune di Taurasi, Terre Antiche del Nocciolo, Ais Campania – Delegazione di Avellino.
La rassegna si focalizza in modo specifico sulla vendemmia 2004, già considerata dagli addetti ai lavori come uno dei millesimi più interessanti per il Taurasi in quanto a struttura, austerità e potenziale di invecchiamento. Le aziende partecipanti proporranno in degustazione anche i loro Taurasi Riserva e i Taurasi di altre annate che non siano stati presentati in occasione di precedenti edizioni dell’Anteprima, senza trascurare la possibilità di assaggiare i primi campioni di Irpinia Aglianico Doc e Campania Aglianico Igt della splendida vendemmia 2006.
L’edizione 2007 ricalca in gran parte quella della scorso anno, svoltasi con grande successo di critica e di pubblico presso il Castello Marchionale di Taurasi, luogo ricco di storia e di fascino, ristrutturato e reso disponibile proprio per Anteprima Taurasi 2003. Quest’anno il Castello ospiterà le attività riservate alla stampa di settore, mentre la degustazione per gli operatori invitati e per il pubblico si svolgerà presso il Convento dei Padri Domenicani, suggestivo chiostro cinquecentesco recuperato e messo a disposizione per gli eventi di Anteprima Taurasi.
Prologo della manifestazione sarà la degustazione tecnica di mercoledì 28 novembre, sessione che servirà ad assegnare la valutazione da una a cinque stelle per l’annata 2004 e che vedrà la partecipazione di una commissione mista di giornalisti, produttori ed enologi.
Altra prestigiosa novità di questa edizione è la grande cena di benvenuto che si svolgerà venerdì 30 novembre presso il Castello di Taurasi e che vedrà la partecipazione dei giornalisti invitati e di tutte le aziende partecipanti all’Anteprima.
La rassegna vera e propria inizierà sabato 1 dicembre con la consueta degustazione riservata alla stampa specializzata, prevista per le ore 10,15 presso il Castello di Taurasi, alla quale seguirà nel pomeriggio, alle 15,30, un incontro-dibattito tra giornalisti, operatori e produttori. Sarà un momento importante per confrontarsi sulle indicazioni emerse durante la sessione di assaggio ma soprattutto per fare il punto sul sistema vitienologico irpino.
Nel pomeriggio di sabato 1 e domenica 2 dicembre presso il Convento dei Padri Domenicani si svolgerà la degustazione riservata agli operatori, secondo la doppia modalità sperimentata felicemente nella scorsa edizione: da una parte gli operatori troveranno dei banchi d’assaggio gestiti direttamente dalle aziende partecipanti all’Anteprima, dall’altra avranno a disposizione un’area degustazione allestita e curata dalla delegazione di Avellino dell’Associazione Italiana Sommelier dove poter testare con calma i campioni desiderati. Dalle 17,30 alle 19,30 l’ingresso sarà consentito esclusivamente agli operatori invitati, dalle 19,30 alle 22,00 la manifestazione sarà aperta anche al pubblico.
Ma le iniziative di Anteprima Taurasi non si esauriscono nei suoi aspetti più tecnici: nelle giornate di sabato e domenica sono in programma una serie di microeventi aperti al pubblico nel Centro Storico di Taurasi. Nel pomeriggio di sabato 1 dicembre è prevista una estemporanea di pittura con l’utilizzo della tecnica dei vinarelli e le opere realizzate saranno in mostra fino alla chiusura della manifestazione. In entrambe le giornate sarà possibile effettuare delle visite guidate al Castello Marchionale e alla Chiesa del Convento dei Padri Domenicani mentre nel tardo pomeriggio di sabato e domenica il Centro Storico si aprirà agli appassionati con le sue botteghe artigiane, i piatti tipici e la musica popolare della tradizione irpina e campana.
Particolarmente fitto anche il programma della domenica mattina quando le aziende di Taurasi si apriranno a tutti coloro che vorranno visitare, su prenotazione (Info Line 339/4046737), i luoghi dove nasce il più prestigioso dei vini irpini. Sempre nella mattinata di domenica 2 dicembre si svolgerà la prima edizione della Coppa Taurasi, torneo di calcetto nel quale si affronteranno le selezioni di Produttori, Giornalisti Enogastronomici e Sommeliers.
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HO SEGUITO PER LUCIANO PIGNATARO L’ANTEPRIMA 2004
mi piacerebbe discuterne…..
buon vino a tutti
Giulia
Anteprima Taurasi 2004, un’annata a cinque stelle
02/12/2007
Prime impressioni di un millesimo da incorniciare: austerità classica e maturità del terroir
di Giulia Cannada Bartoli
Cinque stelle, questo il rating attribuito all’annata Taurasi 2004. Il giudizio è stato espresso mercoledì 28 novembre da una commissione di esperti presieduta da Luigi Moio. Si è voluto infatti sollevare i giornalisti degustatori dall’onere di valutare l’annata in sede di degustazione, annunciando il rating prima dell’inizio degli assaggi. La commissione, come ha spiegato l’instancabile Paolo De Cristofaro, referente del Gambero Rosso per la Campania e Responsabile dell’organizzazione dell’Anteprima, ha valutato l’integrità dei vini, la riconoscibilità territoriale ed il loro potenziale evolutivo nel lungo periodo, attribuendo all’annata 2004 un carattere particolarmente austero e grande potenziale di invecchiamento.
La manifestazione, voluta e sostenuta dal Consorzio di Tutela Vini d’Irpinia, in collaborazione con Regione Campania, Assessorato alle Attività produttive, Provincia di Avellino, Comune di Taurasi, Terre Antiche del Nocciolo, Camera di Commercio di Avellino, Comunità Montana Terminio Cervialto, Ais Campania e Ais Delegazione di Avellino, Tresia Comunicazione e Matos Servizi all’Agricoltura, si è aperta ufficialmente venerdì sera nello splendido scenario del Castello Marchionale di Taurasi.
Il sindaco di Taurasi e Presidente del Consorzio di Tutela Antonio Buono e Nicola Di Iorio, Presidente della Comunità Montana Terminio Cervialto, hanno dato il benvenuto ai giornalisti e al pubblico, sottolineando gli importanti percorsi di crescita e di qualificazione dell’Irpinia da tutti i punti di vista: qualità del tessuto imprenditoriale, associazionismo, cultura dell’accoglienza e capacità di sviluppo delle enormi potenzialità e ricchezze del territorio, sapientemente descritte nella Guida “ I Gusti del Borgo” a cura di Luigi Cremona e Luciano Pignataro, presentata in quest’occasione. Il testo, voluto dalla Comunità Montana Terminio Cervialto, è frutto di un paziente lavoro di ricerca e mappatura del territorio e si propone come un’agile strumento per girare l’Irpinia e scoprirne paesaggi, storia ed enogastromia. In attesa della cena, preparata dalla brava Valentina Martone del Megaron di Paternopoli, abbiamo assistito al Cantico dell’Uva di Andrea Lucisano : una performance multimediale con interessanti elementi di tradizione e modernità.
Sabato mattina ci siamo svegliati in un paesaggio quasi langarolo, una nebbia fitta copriva le vigne colorate d’autunno che si estendono da Venticano a Taurasi. Le sale del Castello Marchionale ci attendevano per le degustazioni, attrezzate di tutto punto dai bravissimi Sommeliers dell’Ais di Avellino.
Paolo de Cristofaro, eccezionale comunicatore del territorio, annunciando ufficialmente l’attribuzione delle cinque stelle all’annata 2004, ci ha illustrato il percorso delle degustazioni e la suddivisione in batterie dei campioni pronti per l’assaggio alla cieca. Oltre 40 i giornalisti del vino presenti, in arrivo dall’Italia e dall’estero, 38 le aziende partecipanti che hanno proposto in degustazione anche Taurasi Riserva e di altre annate non presentate in precedenza, oltre ai primi campioni di Irpinia Campi Taurasini Doc, Irpinia Aglianico Doc (Igt fino al 2004) e Campania Aglianico Igt della vendemmia 2006.
L’annata 2004 ha segnato per me un ritorno al tradizionale stile del Taurasi, confermandone la natura di maratoneta che tiene il passo sulla lunga distanza. Per la maggioranza dei campioni degustati, la sensazione provata è stata infatti quella di un ritorno all’austera classicità del territorio, ai caratteri spigolosi dell’aglianico e, soprattutto, ad una grande individualità dei singoli vini, a seconda dei territori, delle diverse pratiche adottate in vigna e dei diversi momenti di maturazione e vendemmia.
Le batterie di degustazione sono state suddivise per denominazione, annata e, per la prima volta quest’anno, sono stati evidenziati i campioni di botte.
Questi gli assaggi che mi hanno colpito
Irpinia Aglianico Preludio 2006 – Donnachiara
L’Aglianico di Chiara Petitto a Montefalcione si è presentato con un bel colore rosso rubino intenso, ancora un po’ chiuso al naso, ma con una bella espressione al palato di tannini giovani, ma eleganti, una buona struttura, importante mineralità e un lungo finale di bocca.
Irpinia Aglianico Terra del Varo 2006 – Tenuta del Cavalier Pepe
L’Aglianico di Milena. La passione e l’entusiasmo in questo vino sono intensi. Un bel rosso rubino carico, ottima consistenza ed un naso già molto intrigante: frutta rossa, mora e ribes, note speziate di pepe nero e vaniglia ( che mi piace meno). Mi ha colpito la freschezza in bocca, il tannino non è del tutto levigato ma non disturba il palato. Lo stile è elegante e più vicino al territorio, molto lungo il finale di bocca. Premiata la scelta di eliminare quel 15% di Merlot dell’annata 2005. Brava Milena!
Irpinia Aglianico Moro di Pietra 2005 – Marianna ( campione di botte)
Rosso rubino quasi brillante, al naso la potenza dell’aglianico, nonostante il mancato affinamento in bottiglia. L’equilibrio è buono, i tannini sono già abbastanza morbidi e la freschezza è decisamente sostenuta. Insomma una bella promessa.
Irpinia Aglianico Raiano 2005 (campione di botte)
Un attacco immediatamente elegante e piacevole. Già abbastanza aperto al naso, avverto la frutta matura, una nota di frutta sottospirito e le spezie, in particolare il pepe nero. La freschezza promette vita lunga, il tannino è giovane ma molto fine .
Irpinia Aglianico Satyricon 2004 – Tecce
Un Aglianico di stile arcaico, da viti vecchie di oltre 70 anni ancora allevate secondo il sistema della raggiera avellinese tra Paternopoli e Castelfranci. Al naso profumi ben amalgamati e una piacevole nota balsamica. In bocca i tannini sono abbastanza morbidi, accattivanti la freschezza e la mineralità. Lunghissimo finale di bocca. Una piacevolissima new entry nel top dell’Aglianico Irpino. Benvenuto Luigi.
Irpinia Campi Taurasini Rasott’ 2005 – Boccella
Boccella per la prima volta nel 2005 ha vinificato l’Aglianico Campi Taurasini, la denominazione che raccoglie la produzione della Doc Irpinia concentrata nella zona di Taurasi. E’ un aglianico essenziale, senza fronzoli, spigoloso in qualche tratto, ma complessivamente ben equilibrato e di forte struttura, potente come l’Aglianico deve essere.
Taurasi 2004 Pietracupa
Il colore denuncia uno stato evolutivo in profondo divenire. Un naso già complesso, tannini abbastanza levigati ed eleganti al palato, un Taurasi di tradizione, fresco con buona sapidità e lungo in bocca con un interessante spettro di speziatura ( pepe nero e tabacco).
Taurasi Radici 2004 – Mastroberardino
Lo stile classico del Taurasi com’è e come deve rimanere. La riconoscibilità territoriale espressa ai massimi livelli. Il colore è già granato con un’unghia aranciata appena visibile. La complessità al naso ( prugna, ciliegia e tabacco) è molto promettente e unita all’eleganza del tannino ed alla sferzante freschezza del palato annunciano un campione di longevità.
Taurasi Hirpus 2004 – Contrada Michele
Il colore volve al granato, è un vino fitto, con un profilo olfattivo già ben delineato: frutta rossa, pepe nero ed una nota di liquirizia. I tannini sono già abbastanza fini e avvolgenti, entusiasmanti freschezza e sapidità. Davvero una bella promessa.
Taurasi Santa Vara 2004 – La Molara
Intrigante e piacevole al naso, i tannini sono già abbastanza morbidi, molto interessante per freschezza, sapidità e un lungo promettente finale di bocca.
Taurasi 2004 – Di Prisco
Molto promettente già all’esame visivo, colore rubino adesso tendente al granato, complesso al naso: frutti di bosco e pepe. Il tannino è già abbastanza morbido e la freschezza è sorprendente, molto migliorato nel finale di bocca.
Taurasi Vigna Andrea 2004 – Colli di Lapio
Un Taurasi solido, una conferma di stile classico, già abbastanza evoluto al naso ( frutta sotto spirito e pepe nero), i tannini sono eleganti e ben bilanciati dalla freschezza. Rassicurante la corrispondenza naso – bocca.
Taurasi 2004 – I Capitani
Il mio Oscar per il 2004 va a questo Taurasi. Rubino intenso tendente al granato. Al naso colpisce per eleganza e complessità, si passa dalla frutta anche sotto spirito, alla gamma degli speziati: liquirizia e tabacco. La corrispondenza gusto olfattiva è praticamente matematica. I tannini sono fini e avvolgenti senza nessun cedimento a gusti omologati. Invitano a finire il bicchiere la freschezza e la sapidità. Interminabile il finale di bocca.
Un po’ più complessa la valutazione dei Taurasi da campioni di botte. Si è aperta una discussione tra i giornalisti presenti se fosse giusto o meno procedere alla degustazione per vini non completi. Personalmente ritengo che i tratti distintivi possano emergere – sia pure in fieri – anche da campioni di botte
Taurasi 2004 Castel dei Franci – campione di botte
Le caratteristiche dell’annata 2004, (vendemmia tardiva, inverno rigido e piovoso, primavera piovosa, estate calda e asciutta con notevoli escursioni termiche notturne, un’ autunno in generale caldo e ventilato con notti fredde) sono tutte presenti in questo Taurasi. Notevole freschezza, si intravede un vino bilanciato dopo l’affinamento in bottiglia.
Taurasi Antico Borgo 2004
Il colore è già un bel rosso granato, si avvertono al naso profumi di confettura abbastanza marcati, ancora chiuso nelle note terziarie, ma è davvero molto promettente al palato.
Taurasi Gagliardo 2004 – Colli di Castelfranci
Anche in questo caso il naso è ancora chiuso, ma le sensazioni in bocca sono davvero promettenti. Sappiamo che i vigneti qui sono molto in alto e lo avvertiamo nell’eleganza dei profumi e nella freschezza al palato.
Nel pomeriggio, terminata la degustazione alla cieca, si è svolto un interessante momento di confronto tra giornalisti e produttori. La sala, sollecitata da Paolo de Cristofaro, ad esprimere un giudizio sull’annata , si è trovata in generale d’accordo sull’attribuzione delle cinque stelle. Il giudizio dei molti giornalisti presenti è stato unanime in merito alla necessità dell’esaltazione delle differenze dei singoli vini che saranno poi le tessere dell’affascinante puzzle Irpinia da promuovere sul mercato globale.
Mi trovo anche io d’accordo sul rating e sulle forti potenzialità di quest’annata 2004. Per me i caratteri importanti da ricercare nell’Aglianico sono la freschezza, la mineralità tutta irpina, e l’integrità della frutta. Ho privilegiato perciò quei vini che mi hanno offerto queste sensazioni.