VIGNOBLE DE LA COULÉE DE SERRANT
La Coulée de Serrant constitue à elle seule une Appellation Contrôlée de 7 hectares seulement,
propriété exclusive de la famille Joly.
« Un des cinq plus grands vins blanc de France » Curnonsky
Di Nicolas Joly – Coulée de Serrant
Nessun dubbio che sempre più appassionati, privati o professionali, scoprano in un numero crescente di vini in biodinamica, una fonte di complessità, uno slancio, una purezza supplementare. Nessun dubbio anche che questa agricoltura, che si differenzia dall’agricoltura biologica per l’aggiunta di quantità molto scarse di preparati (1 su 100gr per ettaro), solitamente dinamizzata nell’acqua, sconcerti chi tenta di comprenderla. Come delle così piccole quantità possano avere un reale effetto sulla qualità di un vino? Non sarebbe stata la stessa cosa con una semplice agricoltura biologica. Ecc. ecc. Di fronte a queste domande i pro e i contro influiscono regolarmente e si sente già spuntare da una parte e dall’altra il desiderio di “venire alle mani”!
Per passare alla convinzione profonda che genera le “convinzioni”, al sapere e quindi a una dimostrazione più rigorosa, non c’è finalmente qui che un passo da fare. E è da questo passo che dipende in parte l’autenticità della qualità dei vini di domani.Cominciamo con l’osservare il cadavere di un animale appena morto, in qualche settimana si ritrova dentro la terra sotto forma di elementi molto semplici. La domanda da porsi dunque è: dove sono le forze che avevano costruito in modo così sofisticato quell’organismo? Colui il quale aveva preso del calcio per scolpire tutte quelle ossa, coloro i quali avevano preso della silice per formare questi peli ecc. Queste forze non esistono al di fuori della formazione di un embrione? Un acino, un uovo, non sono solamente un ricettacolo a un mondo energetico perfettamente organizzato, chi dispensa sulla Terra delle forze di vita e chi esiste indipendentemente dal loro legame alla materia, per le quali esse diventano visibili? Ponendo queste domande si introduce come fanno ogni giorno di più i fisici, grazie per esempio alla risonanza magnetica, a scoprire dei luoghi molto reali e concreti che non sono più propriamente detti luoghi terrestri, in questo senso essi non sono sottomessi alla forza di gravità, a questo mondo di pesi e di volumi scoperti da Newton, si tratta quindi di luoghi che non si misurano allo stesso modo. Nella terza edizione del mio libro “Il vino tra cielo e terra”disponibile ora in quattro lingue, dedico un intero capitolo alla presentazione di tests, ben conosciuti in alcuni ambienti, che mostrano delle immagini di questo mondo energetico nel vino o negli alimenti e del modo con cui differenti agricolture li possono modificare. Il microscopio non ha accesso a queste realtà. Ciò che qui bisogna comprendere è che il vivente non è che una somma di frequenze o di ditmi, è un mondo vibratorio. Non c’è vita senza frequenze o mini frequenze!!! La nostra società e ciascuno di noi utilizziamo quotidianamente questo mondo vibratorio per i satelliti, i potatili, le emittenti, le micro onde, i GPS ecc. al punto del resto che ciò diventa inquietante perché questa abbondanza di frequenze “nuove” disturbano quelle che ci influenzano la vita! Nessuno è sorpreso di ricevere la sua corrispondenza, situata a molte migliaia di chilometri, con l’aiuto di un portatile sebbene non abbia ugualmente utilizzato un milligrammo di onde! Perché un’onda non si misura in peso ma quando si parla dell’effetto nell’agricoltura biodinamica di qualche grammo di preparati che agiscono come dei soccorritori o dei catalizzatori di processi precisi indispensabili alla vita di una pianta, si vede che non è più tangibile, coloro i quali non hanno presa coscienza di un mondo energetico che utilizzano quotidianamente s’offuscano. Siamo seri quanti grammi di quarzo fanno funzionare il vostro orologio per più di un anno? Allora perché il preparato a base di quarzo in biodinamica non accelera la fotosintesi, quella che produce gli zuccheri, i colori, gli aromi? Perché i preparati destinati al suolo non accelerano la micorriza vuol dire il legame degli acini al suolo, ciò che del resto è messo in evidenza da un organismo governativo Svizzera che ha comparato nell’arco di 18 anni, le tre agricolture, convenzionale, biologica e biodinamica! E al contrario, si può capire che moltiplicando l’utilizzo di tutte queste molecole così tossiche, per persuadervene leggete le notizie di utilizzo! – quindi allagando le vigne e il loro suolo (antimicotico, anti-marciume, anti-acari, pesticidi, diserbanti, defolianti, ecc.) si frenano ogni volta di più i legami con queste forze che influenzano la vita e la qualità. Ne risultano, cari appassionati del vino, tre commenti molto importanti per la qualità dei vini che voi acquistate per le vostre cantine:
1- L’utilizzo di trattamenti chimici che, abbiamo visto, riduce la capacità delle vigne a ben ricevere l’energia solare per le loro foglie e la vita del suolo per i loro acini va ineluttabilmente ad accrescersi. Ciascun trattamento supplementare necessario alla padronanza delle malattie, che non sono ancora state riconosciute come indicatori di mancanza di forza di sanità, porterà un maggiore indebolimento che noi stessi generiamo più dei trattamenti. Si deduce che per i viticoltori presi da questo vicolo cieco che è la tecnologia sarà l’unico modo di avere un’apparenza di qualità nei loro vini e quindi che questi ultimi saranno sempre imitabili dai paesi con manodopera a buon mercato. In più che la loro capacità d’invecchiamento sarà sempre più ridotta.
2- L’agricoltura ragionata che si accontenta di ridurre l’utilizzo di questi prodotti molto tossici del 20% circa non può costituire un progresso reale sul piano delle forze di vita di cui ha bisogno per restare in buona salute e per manifestare l’originalità della sua appellazione. Ciò spiega perché sempre più viticoltori scelgono la biologia che rimane il solo modo di ben “legare” la vigna al suo ambiente naturale.
3- La biodinamica per un utilizzo più diretto a questo mondo energetico supera una tappa supplementare molto importante e accresce considerevolmente la possibilità per le vigne di ricevere queste forze qualitative che sono alla base di ciò che amiamo in un vino, in più grazie a questi legami particolari alle forze di vita può in 2 o 3 anni annichilire gli effetti devastanti di diserbanti ecc. là dove ci vorrebbero più decenni con l’agricoltura biologica.La prova è stata fatta in Australia dove dei terreni saturi di DDT e interdetti all’agricoltura dal governo sono stati riammessi in orticoltura dopo 3 anni di biodinamica. Tutto questo può essere a lungo sviluppato. Quindi sempre più viticoltori seri vogliono continuare ad affluire verso la biodinamica così come si tenta direttamente o indirettamente di ridicolizzarli per preservare dei mercati economici lucrativi.
Aggiungendo solamente che pretendere all’inefficacia della biodinamica fa già parte del mondo di ieri che ahimè è tutt’oggi inquietante. Il mondo energetico è un mondo organizzato che può essere più o meno ben utilizzato, la biodinamica si indirizza verso di esso senza modificarlo. Tutto il mondo non ha gli stessi scrupoli, dato che in questo campo il controllo è pressoché impossibile. Si vede già circolare sotto il mantello dell’acqua energetizzata che si vende a più di 5000 Euro al litro e che indubbiamente cambia il gusto del vino in un modo sia reale che artificiale. E fisicamente non c’è nessuna aggiunta!!! Anche se questi effetti ingannevoli che possono imbrogliare non importa quali siano noi non siamo veramente duraturi e possono comunque invertirsi, non c’è alcun dubbio che i derivati della tecnologia hanno già cominciato a toccare questo “nuovo mondo energetico”.
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