Trento Giulio Ferrari Riserva del Fondatore 1997
Alla vista stupisce per il brillìo vorticoso di minuscole bollicine che in superficie si dissolve lentamente in una corona di spuma soffice e prosperosa. Al naso ha un bouquet di grande intensità; offre nitide sensazioni di mela renetta e di nocciola, con un tocco finale di fragrante pain brioche appena sfornato. In bocca esprime una struttura fatta di armonia ed eleganza, con il palato rinfrescato da una calibrata acidità e da una gradevole vena sapida che sfumano in un interminabile crescendo arricchito da preziose nuances mellite e da eleganti soffi minerali. Dom…Giulio Ferrari: degno rivale di tanti blasonati fuoriclasse d’oltralpe.
Lis 2004 Lis Neris
Al naso disegna sinuosi arabeschi olfattivi che si intrecciano uno nell’altro regalando mille e uno profumi: parte da penetranti sentori di bosso e di fiori di sambuco per poi evolvere verso polpose note fruttate di pera, pesca ed ananas, ed approdare ad una raffinata speziatura dolce di vaniglia. Ricco e caldo all’assaggio, incede snello e scorrevole grazie alla vibrante freschezza che si sposa magnificamente con la morbidezza glicerica, fino ad esaltarsi nel persistente finale di bocca impreziosito dai puntuali ritorni aromatici. Grande eleganza e personalità come nello stile degli uvaggi friulani
Montepulciano D’Abruzzo Cerasuolo 2005
Bellissimo ed invitante il colore: un cerasuolo luminoso e vitale nelle sue sfumature pelure d’oignon. Naso compresso e serrato, con le prime olfazioni dominate da una acidità volatile troppo alta che potrebbe spiazzare quelle narici “convenzionali” che non hanno la pazienza di aspettare… Noi abbiamo la fortuna di lasciarlo riposare nel bicchiere e siamo premiati da una ciliegia succosa e carnosa ancor piena di mordente e da una delicata nota di petali di rosa con inebrianti sentori fumè. In bocca è leggiadro e solenne secondo il più classico “Valentini Style”. Un vino senza cipria e belletti, da “ascoltare” senza fretta.
Pinot Nero Barthenau Vigna S. Urbano 2002 Hofstatter
Pinot Noir fin dal cristallino rosso rubino: si presenta di grande vividezza e con quella trasparente luminosità coerente con il tradizionale archetipo del vitigno. Un naso di grande finezza che ci regala splendide sensazioni di ribes e di fragolina di bosco accanto a fragranti ricordi floreali di rosa canina, il tutto avvolto da un timido sottofondo terroso di humus che lascia presagire nel tempo una nobile evoluzione verso una profonda ed affascinante complessità terziaria. In bocca il tannino è già magnificamente levigato per un vino dal grande carattere e dalla sofisticata piacevolezza di beva. Il cru italiano che sfida la Borgogna!
Eiswein 2005 Kracher
Sfolgorante livrea dorata accesa da eleganti riflessi topazio. Straripante è l’intensità aromatica: infinite spezie dolci si rincorrono per poi fondersi con miele e datteri. In bocca è appagante, magistralmente equilibrato dalla spinta dinamica e sferzante dell’acidità, con una lunghissima chiusura arricchita dal ritorno di tutte le componenti olfattive. Un vino dalla beva ricca, gustosa e mai stancante. Assai difficile non innamorarsi…
Tommaso Luongo
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