Di Karen Phillips
Muffa Nobile…. Ho sentito queste parole per la prima volta durante una lezione di primo livello di sommelier Ais. Parole latine … Botrytis Cinerea, una muffa che si forma all’interno dell’ acino, ed è l’obiettivo di qualsiasi azienda che voglia produrre un passito, un vino da dessert. Un paio di paragrafi nel nostro libro di testo, una fotografia a pagina 164.
Volevo vedere da vicino e di persona … volevo visitare un vigneto con l’uva ancora sulla vite durante il periodo di sviluppo della Muffa Nobile . E volevo camminare attraverso i filari di viti e cogliere questo frutto dolce direttamente dalla pianta, come un bambino in un negozio di caramelle. Volevo tornare a Montemarano … Volevo davvero un’altra visita ai vigneti di Aglianico di Mastroberardino.
Sabato pomeriggio, 13 novembre. Di nuovo nel SUV di Antonio Dente, dopo una settimana di vento e pioggia in Irpinia. Pioggia che ha trasformato il terreno di questo vigneto in un pasticcio fangoso. In nessun modo un trattore potrebbe essere utile nella vendemmia prevista fra una settimana, Antonio annuisce. Wow … Sono stata qui circa tre settimane prima. Che differenza. Prima di tutto, la metà delle uve erano state raccolte da circa 10 giorni. Hanno deciso di lasciare sulle piante i grappoli più spargoli.. le uve che avevano più spazio per respirare. Un’altra importante differenza è che una grande quantità di foglie era stata strappata dalla pianta a causa del maltempo di inizio settimana. Da lontano, però, mi godevo la vista dello spettacolare Autunno d’Irpinia.
Ma sono venuta per uno sguardo da vicino. Per vedere, toccare e assaggiare l’uva insieme ad Antonio che ha cercato di spiegarmi quello che il mio libro non è riusciuto. Ci ha tenuto a sottolineare come l’uva fosse profondamente cambiata. I grappoli che sono stati lasciati sono diventati più scuri, più asciutti, più concentrati. Ne abbiamo scelto alcuni dalla vite e li abbiamo degustati. Dolci, sweet. Il supplemento di tempo concesso ai grappoli in vigna, alle giuste condizioni e on la cura adeguata ha dato il risultato che Mastroberardino auspicava.
La mia lezione continua. Queste uve sarebbero state raccolte, e messe ad asciugare in una cella a temperatura e umidità controllata. Qui le uve continueranno a perdere acqua ed a diventare più concentrate, più dolci. Qui le uve trascorreranno almeno 1 mese e mezzo prima di continuare il loro viaggio e diventare uno dei due passiti Aglianico che l’azienda Mastroberardino ha in mente di realizzare. Questo Aglianico, un vitigno molto sensibile, stava sulla giusta strada per dare all’Aglianico Irpinia DOC Passito la dolcezza desiderata, i profumi simili all’ aceto balsamico ed ai fichi secchi. Antonio sembrava soddisfatto.
C’era un altro vigneto che Antonio voleva farmi vedere. Santo Stefano, Fiano di Avellino. Ho pensato che queste l’uve erano già state raccolte, ma Antonio mi ha svelato un piccolo ‘segreto’. Un esperimento. Tre file di Fiano erano state lasciate dopo il raccolto del 29 Ottobre. Abbandonate consapevolmente per innescare lo sviluppo della muffa nobile. Qui è stato più facile verificare quello che stava succedendo dentro l’uva. Qui le uve stavano diventando marroni e sembravano decisamente più dolci. E dopo qualche acino degustato, lo abbiamo constatato.
Si stava facendo buio, quindi di nuovo nel SUV. Sul viaggio di ritorno verso la cantina, stavo cercando di fissare le numerosi informazioni che Antonio aveva generosamente condiviso con me quel pomeriggio. Ora che ho capito meglio il fenomeno della muffa nobile, sono molto curiosa di sapere cosa tutto questo duro lavoro porterà in un bicchiere … i colori, i profumi, il gusto…
“Magari la prossima volta che torni ti faccio provare …”
Ok Antonio…Ci vediamo la prossima volta ..
[…] scorso dopo una visita ai vigneti di Montemarano e di Santo Stefano in Avellino. Di ritorno da una fangosa versione di Vineyard Hopping nella quale avevo avuto la possibilità di vedere in vigna dei grappoli di uva […]